VIA ROMA
Il mancato avvio dei lavori del tunnel sotto via Roma potrebbe portare il Comune a pagare una cifra molto alta. L’impresa vincitrice attende ancora una risposta da Palazzo Bacaredda sul mancato rispetto del contratto stipulato il 23 giugno 2010. Il capogruppo del Pdl, Giuseppe Farris, ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale, ha chiesto spiegazioni all’assessore ai Lavori pubblici, Luisanna Marras, che ha replicato parlando di un doppio intervento: da un lato si sta procedendo a delle verifiche tecniche, dall’altro si stanno intensificando i contatti con l’impresa vincitrice. Promettendo, in caso di pagamento, di onorare anche questo debito. «Il raggruppamento di imprese che si era aggiudicata la costruzione del tunnel ha citato in giudizio l’amministrazione comunale», ha precisato Farris. «C’è una previsione di danno erariale da mettersi le mani nei capelli. L’impresa sta chiedendo circa 10mila euro al giorno per il danno causato dalla perdita della costruzione dell’opera. Potrebbe capitare qualcosa di terribile», ha detto il capogruppo Pdl «ovvero l’impresa potrebbe fallire, portando alla disoccupazione molti lavoratori». L’assessore Marras ha avvisato che «la nostra avvocatura sta operando tutta una serie di verifiche e sono state attivate interlocuzioni con l’impre - sa aggiudicataria, che ci risulta non si sia avvalsa della facoltà di recesso. Al più presto una delibera di Giunta mostrerà tutte le verifiche in corso», ha preseguito l’assessore ai Lavori pubblici, avvisando che «la stiamo presidponendo perché tali controlli varranno come materiale importante in una sede processuale. Non abbiamo tuttavia previsto di accantonare delle risorse per debiti fuori bilancio, ma nell’eventualità riusciremo comunque a pagare tutto», ha concluso. Una risposta che non ha soddisfatto Giuseppe Farris. «Mi lascia perplesso il tentativo di scaricare sulla sua maggioranza le responsabilità, il Comune arriva a non assumere nessuna posizione », ha attaccato Farris «per andare a difendersi su una mozione di maggioranza. Nei prossimi mesi, purtroppo, ne vedremo ancora delle belle su questo tema». P. R