Poetto

Il Polo Civico chiede chiarezza sulle modalità di pulizia del Poetto. Antonello Gregorini, presidente dell’asso - ciazione, ha inviato una lettera aperta al Comune con la quale invita l’ammi - nistrazione a verificare se i metodi adottati per la pulizia dell’arenile siano in linea con il dettato delle norme regionali. Nodo centrale della questione è la sorte dei banchi di posidonia, pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema del Mediterraneo anche quando si spiaggia, perché previene l’erosione della sabbia. Secondo le testimonianze, le procedure di pulizia del Poetto non seguirebbero le indicazioni delle norme regionali vigenti, in particolare le disposizioni contenute nell’allegato alla delibera della giunta 27/7 del 2008 sulla gestione della posidonia spiaggiata. «I lavori in corso non sembrano seguire nessuna delle indicazioni elencate», scrive Gregorini, «La posidonia spiaggiataviene vagliata da un mezzo particolarmente pesante, tramite un rimorchio dotato di fresa e vaglio. I residui vegetali vengono così ridotti frantumati e mischiati con la sabbia». Le norme per lo smaltimento prevedono invece il conferimento «in impianti di smaltimento autorizzati, previa separazione dalla sabbia». Il presidente del Polo Civico sottolinea che i lavori di rimozione, «dovrebbero svolgersi in una sessione ripetuta per un massimo di tre volte all’anno salvo deroghe, invece vanno avanti da parecchi giorni con innumerevoli passaggi del mezzo sull’areni - le». Il movimento chiede dunque all’amministrazione una verifica dell’operato degli addetti, anche perché al termine della pulizia sulla spiaggia resta una coltre marrone composta in parte dai residui della pianta sminuzzata che crea, conclude Gregorini, «un paesaggio innaturale che danneggia l’immagine della città». M.S.