Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, l'ora di Trieste

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2012

Sant'Elia, nessuna deroga: al “Rocco” la sfida di sabato con l'Inter
Falliscono in extremis le trattative per scongiurare la trasferta
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Giulio Zasso
È la storia di una resa, la pagina nerissima che nessuno avrebbe voluto leggere. Il Cagliari fa le valigie e se ne va da casa. Addio al Sant'Elia, lo stadio dell'indecenza, simbolo di troppe colpe mai pagate da nessuno. I rossoblù sfideranno l'Inter, una delle squadre più importanti del mondo, a Trieste, a millecento chilometri da una città che ora si ritrova umiliata da un danno d'immagine incalcolabile. E lo sanno bene nel capoluogo giuliano - dove non vedono la Serie A da cinquantatré anni - quanto valga ospitare una partita di questo livello. Gli operatori turistici si stanno già sfregando le mani per una manna inaspettata, che arriva addirittura nel week-end di Pasqua. Esattamente il contrario di quello che succede a Cagliari, dove anni di incapacità generale hanno consentito di arrivare allo scempio finale. Si lasciano scivolare via fiumi di denaro, si prendono in giro i tifosi, soprattutto gli abbonati che subiranno anche un danno economico personale da questa storia.
 

GIORNATA CONVULSA In tanti hanno pensato sino all'ultimo che potesse essere solo una partita al rialzo tra Cagliari Calcio e Comune per dare una svolta alla telenovela dello stadio a pezzi. In tanti hanno anche sorriso quando sui giornali è comparsa l'ipotesi Trieste. Ma i tempi troppo stretti prima di una partita importante come quella con l'Inter hanno spinto la Lega a prendere la decisione definitiva che allontana - per ora soltanto in occasione di questa partita - i rossoblù dal Sant'Elia. Per tutta la giornata si sono rincorse voci contrastanti su quello che sarebbe stato poi l'epilogo finale. Non sono mancati i contatti tra il club di viale La Plaia e il Comune per scongiurare la trasferta a Trieste: «Per sabato lo stadio sarà agibile», avevano assicurato a mezzogiorno a Palazzo Bacaredda. Riferimento esplicito ai lavori necessari per aumentare la capienza del Sant'Elia, con l'apertura dei Distinti (chiusi con la Curva sud a gennaio per problemi di sicurezza) che avrebbe garantito quasi diciottomila posti, rispetto agli attuali quattordicimila. Ma il Cagliari aveva già fatto trapelare domenica che una situazione così in bilico a pochi giorni dalla partita sarebbe potuta costare cara. «Senza garanzie sulla sicurezza, rischiamo di non poter giocare la partita», aveva detto Cellino, «ritrovandoci con una multa salata e soprattutto con tre punti di penalizzazione». Il filo delle trattative si è interrotto alle 18, quando il sito della Lega di Serie A ha mostrato l'annuncio senza ritorno: «Si disputerà allo stadio Nereo Rocco di Trieste, alle ore 15, l'incontro Cagliari-Inter di sabato 7 aprile, valido per la trentunesima giornata» .
 

L'OPERAZIONE TRIESTE Perché la società rossoblù ha scelto di puntare sulla città più lontana dalla Sardegna? «Per motivi praticamente obbligati», la spiegazione del Cagliari. Rigidissimi i parametri imposti dalla Lega e dalla legge Pisanu sulla sicurezza. Lo stadio a disposizione dei rossoblù doveva essere dotato di una recinzione adeguata attorno all'impianto, dei tornelli per l'accesso, di una tribuna stampa adeguata, di spogliatoi attrezzati. E poi doveva essere la casa di una squadra lontana dalla Serie A e dalla Serie B. L'elenco si è assottigliato in fretta e Trieste è diventata una scelta quasi unica. Potere dello stadio gioiello costruito nel 1992, nonostante il curriculum tutt'altro che esaltante della Triestina negli ultimi anni. E ora la città giuliana si gioca la sua occasione, ospitando una signora partita come Cagliari-Inter.
 

GARA IN TRASFERTA C'è lo smacco per l'immagine di Cagliari e c'è anche il danno sportivo per una partita da giocare in trasferta. Non è difficile ipotizzare che sugli spalti del Nereo Rocco sarà dominante il tifo per l'Inter, seconda squadra più amata d'Italia, con Milano ben più vicina del capoluogo sardo. «Ma Trieste è un covo dei tifosi del Milan», assicura Cellino. Magra consolazione per chi non potrà vedere il Cagliari al Sant'Elia, per i tifosi rossoblù che dovranno arrendersi davanti alla storia assurda dello stadio chiuso.