Brotzu
Non c’è pace per il parcheggio del Brotzu. Il Consiglio comunale e il sindaco hanno formalmente chiesto all’impresa e al Brotzu di liberare la parte sinistra dei parcheggi, che ricade sul suolo cagliaritano, per evitare che gli stalli diventino a pagamento come è capitato sul lato selargino. Ma l’impresa sostiene di avere le carte in regola e ora avvocati e tecnici di tutte le parti in causa stanno cercando una soluzione. L’impresa è la A.J. Mobilità di Spoleto che sta realizzando a Cagliari il suo primo intervento dopo che ne ha gestito di simili in giro per l’Italia. La società ha vinto la gara d’a p pa lto bandita dal Brotzu per la realizzazione e la gestione del parcheggio, ma qui ha messo radici perché nonostante operi in tutto lo Stivale ha aperto una sede anche a Quartu, l’unica oltre la base di Spoleto. Ieri è stata l’ennesima giornata di polemiche sull’intervento che ha trasformato in posti a pagamento tutti i parcheggi di fronte e intorno all’ospedale. Ma tiene duro il direttore generale del Brotzu Tonino Garau, che sul progetto del parcheggio punta molto ed è da lui che dipendono le sorti dell’ala cagliaritana. « L’area è di proprietà del Brotzu, questo è un dato incontrovertibile - ha ribadito ieri - Massimo Zedda mi ha chiesto di liberare la zona, i miei legali stanno valutando il da farsi. Non forziamo nulla, aspettiamo che il Comune decida sulla base delle nostre legittime richieste». A palazzo Bacaredda stanno spulciando le pratiche per valutare la correttezza dell’intervento sul territorio cagliaritano perché anche le sbarre elettroniche sarebbero divise tra Cagliari e Selargius e parte dell’intervento già realizzato (una corsia per l’uscita) ricadrebbe sul Comune guidato da Zedda. «È un parcheggio privato a uso pubblico - ha precisato il numero uno del Brotzu - le leggi italiane valgono su tutto il suolo nazionale, a Selargius come a Cagliari». La protesta del sindaco è stata preceduta da un voto unanime del Consiglio comunale e la volontà di liberare l’area dalla recinzioni l’hanno dimostrata ieri i consiglieri Gianni Chessa (Udc) e Paolo Casu (Psd’Az) che supportati da Sergio Mascia (Sel), Mondo Perra (Socialista) e Tanino Marongiu (Pd) hanno aperto la recinzione e “liberato” il piazzale. «Il direttore del Brotzu deve riaprire immediatamente i parcheggi di Cagliari, sta compiendo un atto illegale - ha commentato Paolo Casu - l’area deve tornare libera, non si possono tassare i cittadini che fanno ricorso alla salute ». Ha rincarato la dose Gianni Chessa: «I parcheggi devono tornare subito liberi, la nostra è una città oppressa dalle strisce blu. Il nostro è un atto di civiltà». Al termine della loro manifestazione sono intervenuti i carabinieri per richiudere la recinzione, chiamati, sembra, dai gestori del parcheggio. Mentre per oggi è prevista una manifestazione di protesta organizzata dall’associazione dei trapiantati. Paolo Rapeanu