IL PESCE D’APRILE . .
La proposta sembra di quelle destinate a far discutere, e un po’ a far accapponare la pelle: portare la naumachia all’Anfiteatro romano, dopo che la Giunta Zedda «ha approvato il progetto per smantellare la “legnaia”, abusiva e dannosa. Sono maturi i tempi per progettare il futuro del monumento. Riteniamo che il sito archeologico, uno dei tre soli anfiteatri romani scavati nella roccia ancora esistenti, abbia una grande importanza strategica sullo sviluppo del turismo». L’idea è riportata in un comunicato del circolo di Sel “Sergio Atzeni”, quello dove è maturata la vittoria di Massimo Zedda nella corsa per il Municipio. Nella mail arrivata alle redazioni è convocata anche una conferenza stampa per giovedì, durante la quale dovrebbe essere presentata la proposta, che sarebbe già contenuta in una mozione depositata dal capogruppo del partito in consiglio comunale, Sergio Mascia. Il comunicato è dettagliato: «Le ultime naumachie antiche, spettacoli rappresentanti una battaglia navale, si sono svolte intorno al II secolo d.C.. Interverrà in merito Marcella Bonello, professore associato di Storia romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Cagliari». Non solo: «Rivivere nel II secolo d.C. e calare in tale contesto l’esperienza di viaggio del turista è la destinazione della Cagliari che ruota intorno all'Anfiteatro. Attraverso le naumachie l’Anfiteatro rinascerà a nuova vita e potrà essere monumento e luogo di grandi spettacoli dimenticati dalla storia, senza dover sacrificare la natura monumentale come accadeva con i concerti e con le mortificanti strutture volute dalle passate amministrazioni». Su Facebook si sono manifestati anche coloro che appoggiano il progetto. Gente che ha abboccato, come un pesce d’aprile.