Time-out
Nando Mura
Stamani la Dinamo decolla da Elmas destinazione Varese: si chiude la succulenta “tregiorni”, vissuta tra simpatiche operazioni di immagine, incontri pubblici, clinic, ma soprattutto gli allenamenti nel Palazzetto che hanno richiamato crescenti folle di tifosi incuriositi. Anche Cagliari ha potuto vedere dal vivo questi nuovi fenomeni del basket italiano, capaci al secondo anno di Serie A, di occupare ormai stabilmente i primi posti grazie a una sequenza impressionante di vittorie: otto nelle ultime nove partite è una marcia da campioni d'Italia. Ma non è questo quel che la “Pallacanestro Sardara” voleva ottenere al Sud: la Dinamo voleva solo allargare i propri confini, pur mantenendo robuste radici nella sua Sassari. Già, Sassari: con Cagliari, anche nel basket, non è mai corso buon sangue. Il derby, mai degenerato, è sempre stato però avvelenato. Questa è però storia di ieri: a Cagliari, in questi giorni, è successa una cosa bellissima, impensabile fino a qualche anno fa. Ne trarrà vantaggio Sassari, in termini di popolarità, ma anche Cagliari. Che finalmente guarderà alla Dinamo non più come un nemico ma un modello da imitare.