Protesta davanti all’ospedale dei consiglieri Paolo Casu (Psd’Az) e Gianni Chessa (Udc)
CAGLIARI È il parcheggio davanti alla sede dell’ospedale Brotzu a fare da scenario al sit-in di protesta pacifico che si è svolto ieri mattina. Lasciata per un giorno la sede del Consiglio comunale, i consiglieri Paolo Casu (Psd’Az) e Gianni Chessa (Udc) hanno tenuto una conferenza stampa per sollecitare la rimozione della recinzione dai parcheggi esterni liberi di proprietà del Comune di Cagliari e destinati agli utenti dell’ospedale Brotzu. «Siamo pronti ad iniziare lo sciopero della fame affinché i parcheggi di pertinenza di Cagliari vengano riaperti ai cittadini e restino gratuiti - dichiara il consigliere Paolo Casu del Psd’Az - chiediamo trasparenza e se ci sono delle responsabilità dovranno essere appurate». A poche settimane dall’inaugurazione dei parcheggi a pagamento, gestiti dalla Aj Mobilità e che interessano lo spiazzo amministrato dal comune di Selargius, non si placano le polemiche sull’avvio dei lavori di manutenzione avvenuto proprio in contemporanea nell’area di pertinenza cagliaritana, l’unica esente dal pagamento del ticket. Il progetto dei nuovi parcheggi, partito con la premessa da parte dell’azienda “dell’abolizione del traffico pirata con aumento del numero dei parcheggi, reinvestimento degli utili in ulteriori servizi e un incremento dell’occupazione”, al momento, sembra creare ulteriori disagi e non solo agli utenti dell’ospedale. «A causa dei lavori, che non sono neanche indicati dalla cartellonistica, i commercianti della zona hanno subito una perdita di incassi del 50 per cento-denuncia Casu - altri sono stati costretti a licenziare i dipendenti». Nei giorni scorsi a seguito della decisione del Consiglio comunale anche il Sindaco Massimo Zedda, in un incontro con il direttore dell’azienda ospedaliera Garau, ha ribadito la contrarietà all’istituzione dei parcheggi a pagamento. Bettina Camedda