Andrea Scano (Pd): «Troppe le case prive di autorizzazione edificate nell’area di Is Arenas»
CAGLIARI Abusivismo edilizio primo nodo da sciogliere per far decollare il parco di Molentargius. E’ quanto emerso dall’audizione del gruppo di lavoro sul nuovo Piano dell’area umida (c’era anche il direttore del Parco Marco Loddo) venerdì mattina in commissione Urbanistica e ambiente. Come dire: inutile, o comunque difficile, parlare di “zonizzazione” o di perimetrazione dell’area se prima non si risolve una volta per tutte la questione che a Cagliari riguarda la zona di Medau Su Cramu. «Stiamo già esaminando la situazione e daremo presto delle risposte - ha assicurato il presidente della commissione Andrea Scano- convinti come siamo che Molentargius sia una risorsa ambientale e anche turistica fondamentale per Cagliari». L’obiettivo è una sorta di “accordo” tra ciò che già esiste e il quadro complessivo del parco: nei mesi scorsi si era parlato anche di una sorta di un “borgo agricolo”. «Importante - spiega Scano - anche pensare sin dall’inizio al tipo di fruizione a cui è destinato il parco. Da quella quotidiana dei cagliaritani a quella dei turisti concentrata soprattutto in alcuni periodi dell’anno e con esigenze differenti rispetto all’abituale frequentatore del parco». Un discorso che coinvolge diversi settori dell’amministrazione. Dall’Urbanistica e Ambiente alle Attività produttive passando per i Trasporti. E c’è un nuovo problema: è scaduto ieri il contratto di un gruppo di dipendenti, una ventina circa. Ragazzi esperti e qualificati che in questi anni hanno accompagnato la crescita di Molentargius. Domani è in programma un sit in a partire dalle 9.30 all’ingresso del parco. Stefano Ambu