Il cappellano militare ha celebrato a Cagliari una messa dedicata al patrono della Brigata
ALGHERO Un’accoglienza trionfale all’aeroporto e poi una messa di ringraziamento nel piazzale della caserma del 151° a Cagliari. Don Giammario Piga, il cappellano militare che in Afghanistan con la mimetica, gli anfibi, l’elmetto e il giubbotto antiproiettile girava da una base all’altra per ascoltare e confortare i sassarini, ha voluto celebrare una messa da dedicare a Sant’Efisio, patrono della Brigata. Una cerimonia alla quale hanno partecipato le massime autorità della Sardegna e di Cagliari e tutti i soldati (e i familiari) del 151° con il loro comandante, il colonnello Luigi Viel, che a Bala Murghab ha mostrato grandi capacità e un’enorme preparazione, oltre a un’umanità che l’ha portato a stringere un legame fortissimo con tutti i «suoi» soldati. L’accoglienza presto si trasformerà in una grande festa per il ritorno della Brigata in Sardegna. A Sassari, la cerimonia dovrebbe svolgersi a fine aprile, non appena rientrerà il comandante. Una cerimonia che è ormai diventata una tradizione, peccato però che all’aeroporto, tra le autorità arrivate da ogni parte della Sardegna per salutare i sassarini, sia mancata proprio la rappresentanza di Sassari. «Avevamo appuntamento qui, sarà successo qualcosa», ha spiegato imbarazzata la presidente della Provincia, Alessandra Giudici che con la fascia azzurra ha salutato i sassarini insieme al sindaco di Cagliari Massimo Zedda con la fascia tricolore. «E’ un onore accogliere questi ragazzi che hanno portato con orgoglio e dignità il nome della Sardegna in un paese lontano, mettendo sempre in mostra la loro umanità – ha sostenuto il sindaco di Cagliari, arrivato in elicottero con il presidente Cappellacci e con i massimi vertici militari della Sardegna –. Questi ragazzi meritano un’accoglienza così». (plp)