Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Corso a piedi? Non ora»

Fonte: L'Unione Sarda
2 aprile 2012

LA POLEMICA. I commercianti chiedono un incontro con l'amministrazione
 

Comitato contro la chiusura al traffico della strada
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«No» alla pedonalizzazione del Corso Vittorio Emanuele II. Lo chiedono a gran voce un centinaio fra commercianti e residenti della strada, spaventati per la possibile attuazione della proposta fatta qualche mese fa dall'attuale amministrazione comunale.
 

IL COMITATO Un gruppo di negozianti e abitanti che ogni giorno vivono il Corso, dunque, per farsi sentire, ha deciso di costituire il comitato “Stampace e dintorni” con lo scopo di discutere dei problemi del loro territorio. La prima battaglia che stanno affrontando è proprio quella alla pedonalizzazione della strada di Stampace: «Siamo contro questa idea perché abbiamo le prove che senza il passaggio delle auto in questa via diminuiscono gli affari - afferma Mario Dessì, proprietario della storica cartoleria - Quando c'erano le serate di “Shopping sotto le stelle” la strada veniva chiusa già dal primo pomeriggio, e puntualmente in quelle ore i nostri affari diminuivano in maniera drastica». Insomma, in un periodo di crisi come questo per il commercio nel capoluogo non è il caso di avviare questi esperimenti che potrebbero mettere a rischio gli affari di molte attività.
 

LE FIRME Per adesso il comitato ha raccolto un centinaio di firme contro la chiusura al traffico della via stampacina: «Se proprio vogliamo dirla tutta, allora bisognerebbe chiudere al traffico il largo Carlo Felice, strada che si presta molto di più a un'iniziativa del genere - dice Sergio Pinna, che abita nel Corso - mi chiedo come farebbero le persone anziane o i disabili a parcheggiare a centinaia di metri dalla strada e poi dirigersi verso casa. La maggior parte dei residenti sono contrari alla pedonalizzazione per una questione di mancanza di parcheggi. Bisogna capire che aree libere dove mettere la propria auto non ce ne sono, il posto più vicino sarebbero i parcheggi della stazione, in piazza Matteotti».
 

L'APPELLO Il comitato a questo punto chiede un incontro con l'amministrazione comunale per discutere della questione: «L'associazione è stata creata velocemente per disperazione - spiega Luigi Anedda, commerciante - non sapevamo come farci ascoltare, e questa ci è sembrata la soluzione migliore per far conoscere la nostra opinione su questo argomento».
 

LA PROPOSTA Qualcuno, tuttavia, è anche disposto a una soluzione che possa accontentare sia chi vuole la chiusura al traffico, sia chi è contrario. «Io, in generale, sono sempre a favore della pedonalizzazione - fa sapere Andrea Caruso, che parla sia come libero professionista che come residente - mi piacciono le vie chiuse al traffico, l'idea di vedere i locali con i tavolini fuori è una bella cosa. Ma pedonalizzerei non l'intera strada, solo la parte che va da via Caprera a via Sassari, perché la prima parte del Corso ha già uno spazio enorme dedicato ai pedoni, che è stato realizzato poco tempo fa. Non avrebbe senso rendere l'intera area pedonale».
Piercarlo Cicero