Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari-Inter, riaprono i Distinti

Fonte: L'Unione Sarda
29 marzo 2012

Un passo avanti sul Sant'Elia

Enrico Pilia
E finalmente arriva un segnale. Dal Comune, dopo quelli chiari lanciati dal Cagliari. La società di Massimo Cellino pensa di emigrare, il più lontano possibile, ma da via Roma fanno sapere che per la partita con l'Inter - il giorno prima di Pasqua - anche il settore dei Distinti sarà agibile. Così si potrà gustare la sfida con i nerazzurri al sole, se ce ne sarà, per chi sceglie i Distinti. Settore moderato, di fedelissimi, tifosi veri, appassionati di quel profumo che solo l'erba umida e calpestata sa dare. Il disfacimento della struttura in cemento che sorregge le vecchie gradinate ha imposto la chiusura di quella parte del Sant'Elia, mandando in vacanza l'ala meno integralista del tifo rossoblù. E regalando a chi segue il calcio in tv - diversi milioni di telespettatori - un'immagine dello stadio e del “prodotto Cagliari” complessivamente scadente, la peggiore di sempre.
Ieri notte, una svolta, seppure annunciata sottovoce. Improvvisamente, nonostante il tappeto rosso srotolato dal comune di Trieste da viale La Plaia fino al “Nereo Rocco” per trasferire lì emozioni e colori del Cagliari, la squadra potrebbe ritrovare il suo vecchio Sant'Elia, quello con almeno 5 mila spettatori in più. Questo è, nei fatti, il primo passo in avanti in un braccio di ferro di basso livello. Perché ha penalizzato l'immagine della città (il calcio oggi è ancora il più forte veicolo commerciale), quella della squadra e soprattutto ha colpito gli abbonati, costretti a non poter godersi la partita dove avevano scelto di farlo. A suo tempo, pagando un bel po' di soldi. Il Comune accelera, chiude una parte del cantiere in una settimana e riconsegna una bella fetta di stadio. Per scontrarsi, ci sarà tempo. Perché il confronto, dietro i Distinti, continua.