Allegri ottimista per la gara col Milan che deciderà il suo futuro. In Comune una commissione per il nuovo stadio

di Giuseppe Amisani
CAGLIARI - Avanti tutta nono¬stante le difficoltà. Massimiliano Allegri guarda già al Milan, non certo il miglior avversario che po¬tesse capitare al suo Cagliari sen¬za punti e in piena crisi. Il tecnico livornese sa di giocarsi molto del suo futuro e per questo da ieri po¬meriggio ha iniziato a preparare la partita nel migliore dei modi. Sarà, infatti, la solita squadra de¬terminata e battagliera che ha già cercato di imporre il proprio gio¬co a formazioni ben più blasonate. La Lazio ha dovuto faticare, ribal¬tando la situazione solo in superio¬rità numerica, e la Juventus ha do¬vuto ringraziare una giocata di Amauri. In casa, ma anche fuori, la banda di Allegri non è mai sta¬ta messa alle corde ed è sempre stata condannata da episodi sfavo¬revoli. Ecco perché, pur con l'an¬sia di fare risultato per muovere, finalmente, la classifica, regna un cauto ottimismo.
Ma il presidente Massimo Celli¬no non aspetta solo risposte dalla squadra: entro settembre doveva arrivare quella definitiva sullo stadio, ma dalla seduta del consi¬glio comunale di ieri non è giunta alcuna delibera sulla costruzione del nuovo impianto. Non una boc¬ciatura, ma una fumata grigia con¬fermata dal sindaco Emilio Floris che, rispondendo ad una interro¬gazione, ha aperto una nuova stra¬da. Con la prossima riunione di giunta, domani, l'esecutivo do¬vrebbe deliberare la nomina di una apposita commissione, forma¬ta da elementi esterni all'ambien¬te politico, per valutare a fondo tutte le opzioni e riferire al consi¬glio, cui spetta l'ultima parola sul¬la concessione dell'area richiesta per la costruzione. « Non sono ami¬co, ma neppure nemico di Cellino
- ha precisato il primo cittadino -
ma se ci sono degli imprenditori che fanno qualcosa per la città io sono dalla loro parte. Non possia¬mo fare sponsorizzazioni in altri modi, ma possiamo agevolare il Cagliari Calcio che porta lustro al¬la città ». Non sarà facile anche perché le posizioni all'interno del consiglio sono molto distanti, ma con la nomina della commissione si potranno superare le difficoltà.