Ambiente
GIOVANNI MELIS
CAGLIARI. Valorizzare i beni presenti sul suolo nazionale e avere come riferimento i valori di rispetto e tutela. Questi gli scopi che la fondazione Fai si prefigge e in questo spirito prepara le giornate di primavera che si terranno a Cagliari, il 24 e 25 marzo. Date importanti, secondo Giovanni Cappai, responsabile delegazione di Cagliari del Fondo che introduce l’argomento tutela con un esempio simbolico: Tuvixeddu. «La necropoli - dice Cappai - è nota ai più per le beghe legali che la riguardano. Non per il grande valore intrinseco. Il FAI nasce come fondazione nata per tutelare ogni bene storico, culturale, paesaggistico e naturalistico al fine di valorizzarlo. Logico che nelle nostre giornate la vecchia necropoli abbia un ruolo preminente». Scopo del Fai è l’opera di recupero e restauro di beni di alto valore per poi renderli visitabili da tutti. Su questa scorta il Fai ha posto Tuvixeddu quale sito di primaria importanza nazionale. E il punto di forza è “l’educazione dei bambini e dei più giovani perché loro sono la nostra futura risorsa.” Su queste basi Cappai sostiene che debba essere promossa una cultura contro gli scempi. «Tuvixeddu deve assurgere ad esempio paradigmatico - aggiunge - perchè era necropoli più grande del Mediterraneo. In passato il sito ha subito gravi ferite. Questo ad opera di chi ha sfruttato il sito per fini industriali con grandi cave che sono, ancor oggi, il vero impatto ambientale da risanare. Ad essi andrebbe chiesto il conto di questi danni. In troppi ancora non hanno compreso che la bonifica del disastro ecologico va posta a carico di chi lo ha creato». Nei giorni di primavera ci sarà la prima apertura della necropoli e il Fai ringrazia il Sindaco e la giunta che «coraggiosamente hanno permesso l’apertura con la velocizzazione delle opera di bonifica».