Uno sterrato di 12mila metri quadrati dietro il parcheggio «Cuore» sarà appositamente attrezzato
STEFANO AMBU
CAGLIARI. Dopo l’Anfiteatro, il mare. Il Comune ha trovato il nuovo spazio per gli spettacoli e si prepara a sistemarlo con bitume, recinzioni, tribune e tralicci per l’illuminazione. Dove? Sant’Elia. Non nello stadio, e nemmeno nei parcheggi. L’area scelta è uno sterrato di circa dodicimila metri quadrati proprio sul lungomare dietro il parcheggio “Cuore”. Più che una proposta è un progetto. L’ha lanciata ieri mattina nel corso di un incontro con le associazioni di spettacolo l’assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni.
Una risposta anche alle richieste di diversi operatori del settore che chiedevano tempi e spazi certi per prenotare i big, si faceva il nome di Laura Pausini, per concerti della prossima stagione estiva. «Stiamo recuperando le risorse - ha detto l’assessore in aula consiliare ai rappresentanti delle associazioni intervenuti alla riunione - per una struttura modulare, in grado di accogliere dai piccoli e grandi eventi. Noi abbiamo lanciato la proposta: molti c’erano, altri erano assenti. L’invito è rivolto a tutti - ha sottolineato l’assessore -: ora aspettiamo la risposta delle associazioni. Cercheremo di chiudere il giro nel più breve tempo possibile».
La scelta dello sterrato è in qualche modo una svolta. Che potrebbe decidere una volta per tutte il problema degli spazi da destinare agli spettacoli. Anche d’inverno. «Un progetto a lungo termine - ha sottolineato Puggioni - che va inquadrato nel piano di valorizzazione del lungomare Sant’Elia. Un’area che, grazie a una tensostruttura, potrebbe ospitare gli spettacoli non solo durante l’estate. Non stiamo pensando a una soluzione provvisoria. È un progetto sul quale stiamo investendo delle risorse».
Risorse e anche tempo: la decisione di creare la cittadella degli spettacoli proprio davanti al mare è arrivata dopo una lunga serie di sopralluoghi. Le spese per l’allestimento delle strutture (palco, illuminazione eccetera), recinzione e bitumazione saranno a carico del Comune.
Ora la parola spetta agli operatori. «Credo che la scelta di investire su un sito collocato sul lungomare - spiega Davide Catinari di Vox Day - sia lo sbocco naturale per una città come Cagliari. La prospettiva di realizzare un’arena di media capienza è in linea con le attuali esigenze di mercato, perchè l’indotto della cultura, in aree metropolitane con popolazione residente inferiore al milione di abitanti, non può essere creato sui 2/3 eventi di grande distribuzione, ma su una piattaforma culturale che offra continuità, specificità, qualità e contenuti sul modello di città come Bilbao o Groningen».
Proprio Vox day avrebbe dovuto aprire la stagione estiva nel 2011 con il concerto dei Verdena al Coni. Spettacolo rinviato e poi spostato a Quartucciu: giusto per far capire il problema degli spazi per la musica in città. Anche gli altri promoter avevano avuto le loro gatte da pelare dopo il no definitivo all’utilizzo dell’Anfiteatro Romano: Notre Dame era stato spostato alla Fiera, mentre il concerto di Paolo Conte era stato dirottato ad Alghero.
«La scommessa dell’investimento in cultura è di livello europeo - continua l’organizzatore - perchè quello è il terreno su cui Cagliari potrà crescere e confrontarsi alla pari con altre realtà analoghe e sfruttare l’insularità per renderla un plusvalore piuttosto che un limite». La strada è tracciata, non soltanto per l’arena degli spettacoli.