Lavori pubblici
Trecentomila euro. Tanto ha previsto al Giunta nel piano triennale delle opere pubbliche per la manutenzione straordinaria del Sant’Elia. Una cifra che infiamma i consiglieri comunali che vogliono conoscere i debiti che il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha con l’ammini - strazione comunale. Ieri mattina ai lavori della commissione Lavori pubblici ha partecipato l’assessore Luisa Anna Marras e l’attenzione si è concentrata sullo stadio. I rapporti con la società di viale La Playa hanno messo d’accordo maggioranza e opposizione: tutti contrari a destinare una tale cifra, senza che il Cagliari abbia estinto il debito col Comune. «Ogni decisione presuppone l’esatta conoscenza del debito che il presidente Cellino ha nei confronti nostri, la squadra è nostra inquilina - ha detto Claudio Cugusi, Pd - chiedo di avere tutte le voci debitorie, unico dato per sviluppare qualunque ragionamento sulla salvaguardia dello stadio». Richiesta condivisa da Paolo Casu del Psd’Az e Gianni Chessa dell’Udc. «Cellino sputa sul piatto dove mangia, paghi i debiti accumulati finora: pretendo dati certi», tuona il consigliere sardista. Chessa afferma che «è una situazione vergognosa, sapere il totale del debito è indispensabile». Si uniscono al coro l’Idv Giovanni Dore e il socialista Mondo Perra. «Avevo fatto un’inter - rogazione urgente per conoscere i debiti del Cagliari Calcio, già da tempo», sostiene Dore. Mentre Perra si dice «contrario a ogni possibile finanziamento per lo stadio, se prima non sarà estinto il debito». L’assessore Marras ha risposto che «il presidente Cellino ha pagato gli ultimi due canoni ed è dunque debitore del pregresso. Mi attiverò per far avere questi dati, anche se questa è una questione che riguarda più assessorati». P. R.