Polemica tra gli ambientalisti: «Ci sono differenze di trattamento»
Apertura domenica e due giorni ad aprile
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Scordatevi il verde di Monte Claro e i laghetti di Monte Urpinu: il parco di Tuvixeddu sarà molto diverso, perché «non bisogna dimenticare che è una necropoli, ci sono le tombe, non può certo diventare un parco giochi, come era previsto fino a poco tempo fa», dice il sindaco Massimo Zedda, punzecchiando l'amministrazione che lo ha preceduto. Sarà un colle senza prati - come invece era previsto nel progetto originale - e sicuramente senza le ormai famose fioriere sequestrate dalla Procura della Repubblica.
L'APERTURA Quelle rimarranno però almeno per le tre giornate di apertura straordinaria del parco, che è ancora un cantiere, per domenica prossima (cioè la ventesima giornata della Primavera organizzata dal Fai) e il 21 e 22 aprile per la Settimana della cultura. Il destino delle fioriere però è deciso: verranno demolite, non appena la magistratura toglierà i sigilli sul quella porzione di colle.
Per l'inaugurazione vera e propria bisognerà aspettare almeno la fine dell'anno, se non oltre: «Il cantiere è costantemente controllato dalla Forestale, dal Comune e dalla Soprintendenza. Man mano che andremo avanti alcune cose verranno riviste, alleggeriremo il più possibile l'impatto dei lavori», ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras. «Faremo dei lavori leggeri, dei percorsi che conducano al centro servizi e l'illuminazione del parco. Vogliamo restituire la suggestione dei luoghi. Il paesaggio deve essere mantenuto per quanto possibile nelle condizioni in cui era».
LA VISITA Domenica 45 studenti della scuola Ugo Foscolo faranno da guida a chi sceglierà di visitare il parco. La giornata servirà «perché la cittadinanza si riappropri dei luoghi», come ha detto l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni. Una volta aperto, il parco entrerà a far parte della rete museale della città. I primi assaggi si avranno tra due giorni e ad aprile, grazie anche alla «collaborazione di Legambiente», come è stato ricordato nella conferenza stampa di ieri.
LA POLEMICA E proprio su questo punto si è sviluppata un'accesa polemica tra associazioni ambientaliste che parteciperanno alla giornata della Cultura. Il gruppo Amici di Sardegna ha fatto notare che «Legambiente effettuerà la visita all'interno dell'area archeologica, alla presenza del sindaco, mentre noi dovremo effettuarla al di fuori di quest'area e senza sindaco. Il Comune non ci ha dato alcuna risposta. Perché questa manifesta e illegittima disparità di trattamento?».
Michele Ruffi