I dubbi sullo spazio individuato
Alessandro “Diablo” Spedicati
Io faccio palestra. Aaah iniziamo bene, Diablo, sei già fuori tema. No, sembra, ma non è. Perché in palestra non ci vado da solo, seguo un corso e ho un istruttore e dei compagni. Fra questi compagni c'è anche un famoso operatore dello spettacolo che, con risultati evidentemente differenti dai miei, dà calci e pugni all'aria. L'altro giorno - guarda caso - mi ha confessato che quella in arrivo sarebbe stata la sua prima estate di ferie dopo un paio di decadi.
Cavolo, mi dico io - in realtà ho detto altro - che lusso! E come mai? Gli chiesto, anche. E lui mi risponde che quest'anno, dopo trent'anni di eventi musicali estivi, a Cagliari non ci saranno gli spazi per organizzare concerti. Qui dovrebbe partire un cagliaritanissimo “che” - che si differenzia da quello argentino per la c minuscola e la e prolungata - ma mi fermo un attimo e rifletto. Era serio o ironico, il mio compagno operatore del settore? Voleva davvero le ferie o preferisce su dinai ? Smetto di farmi domande e inizio a correre. Stamattina mi sveglio e leggo su faccialibro che Zedda & Friends hanno trovato l'area giusta per i concerti estivi in città: lo sterrato del lungomare di Sant'Elia, fra i parcheggi dello stadio e l'acqua del golfo. Ok, penso io, fammi capire, quanto grano c'è per tirare su questa cosetta? No, perché se devo andare a prendere maestrale all'orecchio sinistro, che c'ho un'otite pesantissima, scordatevi che io ai concerti ci vado, tanto valeva buttarci sul molo Ichnusa, no eh! Poi penso al mio compagno di calci e pugni. Ma adesso se ne andrà in ferie in gommone come aveva detto o organizzerà concerti accendendo ceri a Bonarina che lo protegga dal maestro a sforntarura? Io, per me... me ne andrei in ferie. Vuoi mettere?
* Cantante dei Sikitikis