In piazza del Carmine manifestazione in contemporanea con altre trentadue città
L'appuntamento per dare solidarietà ai nuovi cittadini
Giovani e meno giovani, sardi d'origine o d'adozione: tutti in piazza del Carmine, ieri mattina, a dire «No a tutti i razzismi». L'iniziativa, promossa dalla Provincia e organizzata da La Carovana (cui hanno aderito Comune, sindacati e numerose associazioni), si è svolta in contemporanea con altre 32 piazze d'Italia nel giorno della Giornata mondiale contro il razzismo.
LA CATENA UMANA Al ritmo de “L'ombelico del mondo”, interpretata dagli Xpress, si sono dati appuntamento per una catena umana, un girotondo grande quasi quanto la piazza per esprimere solidarietà ai nuovi cittadini, insieme alla testimonianza dell'ex emigrata Tiziana Troja (LucidoSottile) e a numerose voci di giovani stranieri. «Un gesto puramente simbolico - ha riferito la presidente della Provincia Angela Quaquero - ma che vuole dimostrare l'accoglienza che la città offre ai suoi nuovi abitanti».
I NUMERI Undicimila sono gli extracomunitari regolarmente registrati che vivono nel territorio provinciale, di cui cinquemila nel solo capoluogo: le nazioni d'origine sfiorano la quota di sessanta. Tra queste, la venezuelana Arlén Aquino, da 21 anni in Sardegna, presidente della onlus Arcoiris: «La città è accogliente e solidale ma non dobbiamo mai abbassare la guardia sul fenomeno: solo quando non sarà più necessario parlarne, potremmo dire di avere sconfitto il razzismo». Anche il ventenne Ibril Ndong, originario del Gambia, ha un'idea precisa sulla città: «Dopo essere fuggito dal mio Paese e dalla Libia, a bordo di un barcone, sette mesi fa sono approdato a Lampedusa, poi a Genova, a Napoli, e infine qui. Grazie, perché anche se ho la famiglia lontana e qui sono solo, ho trovato persone amiche».
Michela Seu