Primo coordinamento Pdl diretto da Stefano Schirru: ripartire dal piano strategico di Floris
«Il Pdl a Cagliari deve riconquistare la leadership. Il coordinamento lavorerà a stretto contatto col gruppo consiliare per un'azione congiunta sulla città». Sono le parole del coordinatore cittadino Stefano Schirru che traccia le direttrici sulle quali l'azione del partito si deve fondare. Sul futuro Schirru afferma: «Stiamo mettendo le basi per un progetto che si sviluppa su un lungo periodo, in continuità con le tante opere compiute dall'amministrazione precedente».
Il coordinatore ha più volte sottolineato la volontà di guidare il Pdl a Cagliari senza però rinchiudersi all'interno dei confini comunali. La stretta relazione che intercorre tra il capoluogo e i vari comuni dell'hinterland, impone un ragionamento più ampio: «Vogliamo agire con una visione ampia che non si limiti al territorio comunale: Cagliari va disegnata e progettata tenendo conto dell'area vasta perché solo così si può dare vita a un progetto importante».
Per quanto riguarda l'eredità lasciata dalla Giunta guidata da Emilio Floris, il coordinamento lavora per rilanciare i progetti contenuti nel piano strategico che l'esecutivo aveva redatto coinvolgendo docenti, professionisti, associazioni e numerose realtà socio-produttive.
I PUNTI-CHIAVE I membri del coordinamento accusano la coalizione di centrosinistra, attualmente alla guida del comune, di aver messo da parte un documento importante per Cagliari. Inoltre, viene fatto notare che l'amministrazione, più volte dichiaratasi innovativa, non è stata capace di proporre progetti alternativi per lo sviluppo della città, che si trova in uno stato di completo immobilismo. Un'altra critica nei confronti della giunta Zedda, riguarda la totale mancanza di programmazione delle politiche sociali che anzi, hanno registrato la riduzione dei servizi di supporto alle famiglie in un momento così difficile. Nel programma di interventi che il coordinamento cittadino del Popolo della Libertà vuole riattivare ci sono alcuni punti che il Pdl reputa importanti per il rilancio della città. La chiusura dell'Anfiteatro, secondo Stefano Schirru, è un'occasione persa: «Un'azione che ha creato non pochi disagi a tanti operatori dello spettacolo, con una perdita, per la scorsa stagione di 5 milioni di euro. Allo stato attuale, l'Anfiteatro è un ricettacolo di sporcizia e rifiuti».
Altro tema importante è lo stadio Sant'Elia: «Noi vogliamo che lo stadio venga costruito nell'area di quello esistente», spiega Schirru, «vogliamo affrontare il problema in maniera definitiva. Inoltre, siamo contrari a qualsiasi altro tipo di destinazione d'uso per l'area».
Infine, Schirru interviene sulla rimodulazione dei 6 milioni di euro previsti inizialmente per il nuovo palazzetto dello Sport di via San Paolo e afferma: «Una nuova struttura polivalente avrebbe permesso a tutta l'area vasta di usufruirne e riqualificare un'intera zona. Il centrosinistra dimostra scarsa lungimiranza».
Matteo Sau