I consiglieri comunali: «Spetta a noi decidere la durata delle autorizzazioni»
Scontro tra Aula e Giunta per le licenze più lunghe
In piedi fino all'approvazione definitiva del Pul. O almeno fino al 7 gennaio: in Consiglio si lavora per allungare la stagione dei chioschi del Poetto, che secondo le linee guida della Giunta dovrebbero essere smontati alla fine di ottobre. Tutto sta nel definire il concetto di «temporaneità» dei baretti in costruzione proprio in questi giorni: Francesco Ballero (Pd) vorrebbe legarlo alla durata delle concessioni demaniali, che scadono nel 2015, o al varo del Piano di utilizzo dei litorali. La Giunta però non vede di buon occhio questa proposta, che andrebbe contro le proprie disposizioni.
LA MAGGIORANZA Il capogruppo dell'Idv Giovanni Dore vorrebbe trovare una soluzione di mediazione: «La temporaneità è necessaria, ora si tratta di trovare un termine congruo e che metta d'accordo tutti. Si potrebbe decidere, per esempio, di dare una scadenza legata all'approvazione del Pul. Ma se lo strumento urbanistico venisse approvato nel 2013 forse si tratterebbe di un termine troppo lungo. Meglio chiudere la stagione il 7 gennaio: il clima cagliaritano consente di lavorare sul lungomare anche nelle vacanze di Natale. I chioschi verrebbero smontati solo nei mesi che portano le mareggiate e il maltempo».
IL PD Ballero (Pd) risponde a Frau (che aveva parlato del rischio di «ricadere negli errori del passato», autorizzando i chioschi senza alcun termine) ribadendo che «definire il concetto di temporaneità spetta al Consiglio. Vedremo se esiste una soluzione che vada bene a tutti. Concordo con l'assessore sul fatto che prima si approva il Pul e prima si risolve definitivamente la questione». Il Piano urbanistico potrebbe essere approvato «entro l'anno», come dice Dore, ma «il 2012 potrebbe non bastare perché si tratta di un documento molto complesso».
IL CONSORZIO Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto Services, difende la proposta fatta da Ballero e che presto approderà prima in commissione Urbanistica e poi in Consiglio: «È ovvio che ci piaccia questa soluzione: noi abbiamo fatto un grosso investimento, che per tutti i chioschi del lungomare supera il milione di euro». Ogni baretto, costruito completamente in legno, costa infatti tra gli 87 e i 90 mila euro. Ma nel conto vanno aggiunti anche i nuovi arredi: «Le linee guida della Giunta comunale decidono anche come devono essere le sedie e i tavoli, dunque quelli che usavamo fino allo scorso anno sono inutili. Abbiamo sostenuto grosse spese, tutto questo ha un senso se ci viene concesso di restare almeno quattro anni». Cioè fino al 2015, data a cui il decreto Milleproroghe rimanda la scadenza delle concessioni demaniali del Poetto.
Michele Ruffi