BETTINA CAMEDDA
CAGLIARI. La persona al primo posto. Con le necessità e spesso le fragilità che la contraddistinguono. «Abitare condiviso: il racconto di una sfida», un progetto di coabitazione degli studenti universitari con anziani e sofferenti mentali grazie alla collaborazione tra la cooperativa “Servizi sociali”, l’Asl 8, l’Ersu di Cagliari e il Comune di Monserrato. Un progetto che trae la sua forza dalle diverse esperienze che si sono susseguite negli anni.
Esperienze che saranno riproposte anche quest’anno grazie al protocollo d’intesa firmato il 29 febbraio fra Ersu, Comune e Asl 8. Dalla prossima settimana, tra coloro che hanno presentato la domanda, verranno selezionati otto studenti universitari. Il Comune di Cagliari metterà a loro disposizione quattro alloggi a titolo gratuito in gruppi di coabitazione con un massimo di sedici sofferenti mentali. Gli studenti potranno inoltre usufruire di sei pasti gratuiti settimanali nelle mense dell’Ersu. «Le esperienze precedenti sono state un successo, percorsi di salute in grado di migliorare la qualità della vita di tutti: dalle famiglie dei pazienti agli operatori - ha sottolineato con soddisfazione Augusto Contu, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asl 8 -. Ecco perché crediamo che sia importante la sempre maggiore collaborazione di più persone, volontari e istituzioni. Dobbiamo credere che il cambiamento è possibile. Credere nella responsabilità personale di ognuno al di là delle forme di assistenzialismo».
Il successo dell’iniziativa è stato anche raccontato in un film reportage realizzato dal regista cagliaritano Enrico Pau in collaborazione con il giovane regista Giovanni Piras (Joe Bastardi). Il sociale è la nuova sfida del Comune di Cagliari, che punta sulle collaborazioni con altri enti e soprattutto sulle idee per raggiungere risultati importanti. In primo piano ci sono i sofferenti mentali, i giovani, gli studenti universitari e gli anziani: tutte persone che condividono il desiderio di cogliere quelle opportunità che la società, e la politica, stentano a concedere. E il 2012 segna una svolta in questo senso. Così, nell’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, l’assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con l’Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu) di Cagliari si preparano ad affrontare un nuovo interessante progetto di «inclusione sociale» con anziani e studenti sotto lo stesso tetto.
«Un confronto che permetterà agli anziani di vivere in modo sereno e di sentirsi utili, perché hanno ancora tanto da offrire anche dal punto di vista culturale - ha sottolineato Susanna Orrù, assessore comunale alle Politiche sociali -. Per gli studenti universitari sarà anche un modo di confrontarsi con il sociale e con persone con problemi, ma allo stesso tempo, potranno usufruire di interessanti incentivi economici. Crediamo doveroso sostenere i giovani che decidono di continuare a studiare, soprattutto in tempi così difficili, dal punto di vista economico ed è quindi fondamentale incentivare il loro impegno».
«Nel 2006, proprio in seguito alla presentazione del progetto «Abitare condiviso», era stato inaugurato anche Plus 21, il piano locale unitario dei servizi al quale aderiscono anche i Comuni di Monserrato, Monastir, Selargius, Settimo San Pietro, Sestu, Ussana e Quartucciu - ha spiegato con soddisfazione l’assessore comunale -. Insieme abbiamo sposato un progetto non facile, a fronte anche dei 1341 pazienti psichiatrici residenti in questi sette comuni. I fatti oggi dimostrano che la buona politica e la collaborazione con altre istituzioni possono produrre risultati importanti».
Alla presentazione sono intervenute Daniela Noli, presidente dell’Ersu e Pina Puddu, assessore alle Politiche sociali di Monserrato.
IL CONTRACCOLPO
Una mazzata per gli affitti in nero
CAGLIARI. Studenti e anziani insieme. Due generazioni a confronto che parteciperanno al nuovo progetto ‘Abitare condiviso’ in una città che, in linea con il fenomeno tutto italiano, diventa sempre più vecchia. Secondo l’Istat infatti a febbraio del 2012 gli anziani residenti a Cagliari sono circa 23mila. Un aumento di 6mila unità in cinque anni. Gli studenti che frequentano l’ateneo cagliaritano invece sono circa 31mila. E si tratta di giovani che arrivano non solo dagli altri centri dell’isola. Se gli anziani spesso si trovano faccia a faccia con il dramma della solitudine, gli universitari fuori sede devono fare i conti con il problema degli affitti in nero. A Cagliari, secondo i dati presentati a giugno del 2011 dall’Ersu, oltre il 92% degli affitti è irregolare e 4 giovani su 10 pagano l’affitto in nero. Prendere o lasciare. (b.c.)