Non solo il parco archeologico, anche le aree vicine devono rimanere fuori dalle logiche del cemento
MONICA DE MURTAS
SASSARI. Tra i numerosi gioielli aperti al pubblico nella giornata Fai di Primavera anche il parco archeologico di Tuvixeddu che sarà visitabile domenica 25 marzo (ore 10.00 - 13.00 / 15.30 - 18.00). Le problematiche legate alla salvaguardia dell’integrità storica e ambientale dell’area, che ospita la necropoli punica più grande del Mediterraneo, sono da anni al centro di un dibattito che vede coinvolti Regione Sardegna, Comune di Cagliari e associazioni ambientaliste. L’area della necropoli di Tuvixeddu è già tutelata infatti da un vincolo archeologico ma rischia di essere comunque accerchiata da un anello di cemento. «La necropoli è inserita all’interno di un contesto archeologico e paesaggistico molto più vasto - dice il presidente regionale del Fai Sardegna Maria Grazia Piras - che si deve a tutti i costi mantenere intatto».
Da Tuvixeddu al colle di Tuvumannu sino al profondo taglio dell’altura chiamato Canyon, è riconoscibile un sistema unitario, fatto di cavità naturali e vegetazione. L’ampio sito rappresenta nel suo complesso un inestimabile patrimonio che dall’età punica arriva all’alto medioevo e che è tuttora impossibile visitare. Intorno a quest’area il cemento incombe, in particolare lungo via Sant’Avendrace dove negli anni sono sorti edifici che sovrastano le sepolture. «Il Fai ha espresso più volte la sua viva preoccupazione - prosegue Piras - per il fatto che il destino di un’area così importante non sia stato ancora definito». Un forte richiamo è stato rivolto a tutte le parti in causa per il rispetto dell’articolo 9 della Costituzione che tutela il patrimonio storico e artistico italiano e che rappresenta uno dei principi fondamentali dello Stato. «Ogni decisione su questa importante vicenda - prosegue Piras - deve quindi assolutamente essere presa sulla base di un confronto civile rivolto al comune interesse dei cittadini. L’istituzione di procedure corrette rappresenta la base per creare gli strumenti necessari alla tutela del nostro inestimabile patrimonio artistico, storico e naturale». iI sito ora sarà finalmente aperto al pubblico, per la prima volta nella sua interezza, anche se solo per una giornata. Il Fai chiama tutti i cittadini in difesa di Tuvixeddu. «Da sempre il Fondo crede che sia importante rendere accessibili al pubblico i luoghi di interesse storico e paesaggistico. Solo questa consapevolezza - conclude Piras - può aiutare a sostenere e condividere la causa del Fai. Dobbiamo essere tutti, ogni giorno difensori dell’ambiente in cui viviamo. Credo che dopo tante discussioni ci sia altrettanto interesse da parte dei cittadini a visitare Tuvixeddu che è certamente il sito più importante che apriamo quest’anno. Questa iniziativa concretizza un’importante operazione culturale, realizzata grazie all’impegno della delegazione di Cagliari e dell’amministrazione comunale. Chi verrà a visitare la necropoli potrà apprezzarne la bellezza e il valore storico incommensurabile che abbiamo il dovere di tutelare. Il Fai in Sardegna ha un seguito sempre più ampio tanto che per la prima volta la Giornata di Primavera si terrà a Sassari, Cagliari, Alghero, Nuoro e Tempio. Su questa linea intendiamo proseguire convinti che occorra sempre di più avvicinare i cittadini e sopratutto i giovani al rispetto dell’ambiente, della storia e della bellezza».