Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Si compra meno cibo i soldi sono dirottati su benzina e bollette

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 marzo 2012

CARBURANTI A Cagliari i prezzi per benzina, acqua, casa e energia sono aumentati del 7,8 rispetto a febbraio 2011. prezzi

TRASPORTI Nell ’indice dei prezzi al consumo della città di Cagliari i trasporti sono aumentati del 7,7 per cento

LA RECESSIONE

 

Un ritorno agli anni Ottanta. Non si tratta di Duran Duran e spalline, ma di quanto gli italiani spendono per comprarsi da mangiare: i soldi vanno via per carburanti e bollette. Praticamente ci si toglie il pane di bocca per poter fare benzina. La recessione è ufficiale, non è più solo una percezione: il prodotto interno lordo dell’Italia è in calo per il secondo trimestre consecutivo, un dato che determina tecnicamente la fase di recessione. Nel periodo ottobredicembre del 2011 il Pil è diminuito dello 0,7 per cento rispetto al periodo luglio-settembre e dello 0,4 rispetto agli stessi mesi del 2010. Quest ’ultimo dato è leggermente migliore delle aspettative dell’Istat, ma sempre negativo resta. Lo stipendio si perde in benzina, trasporti e bollette e ci sono sempre meno soldi per il cibo.

SPAZIO AI CONSUMI TECNICI Uno studio Intesa Sanpaolo rivela che la spesa alimentare si è ridotta di un ulteriore 1,5 per cento, che ha fatto tornare i consumi degli italiani indietro ai livelli di trent’anni fa. In piena crisi vengono ridotti gli sprechi per far fronte a spese essenziali e inderogabili e tra i beni “di lusso” rientra ora anche il cibo. «L’incre - mento della disoccupazione - si legge nel rapporto Intesa Sanpaolo - unito agli effetti delle manovre di correzione dei conti pubblici sulle famiglie fanno prevedere una nuova riduzione dei consumi». Nel 2011 una famiglia media italiana ha speso 470 euro al mese in trasporti, energia e carburanti mentre per alimenti e bevande la spesa si è fermata a 467. Un sorpasso dei costi “tec - nici” spinto con grande forza dai costanti aumenti de prezzo dei carburanti che ha ridimensionato anche i gusti alimentari sulle tavole degli italiani.

I PREZZI CAGLIARITANI A Cagliari il mese appena concluso ha fatto registrare un aumento del 2,4 per cento rispetto a febbraio 2011 per quanto riguarda il prezzo cibo e bevande (un balzo in avanti, +3,9% è stato registrato per i vegetali), un aumento che ha superato dello 0,6 per cento anche quello del gennaio scorso. Ma se crisi e la recessione abbattono il morale non ci può certo rifugiare nell’alcol o nelle sigarette: in questi campi l’incre - mento dei prezzi è stato del 5,7 per cento in più rispetto a febbraio 2011, invariato rispetto a gennaio 2012. Ma gli aumenti maggiori si sono registrati per la categoria “abitazione, acqua, elettricità e combustibili” dove l’aumento dei prezzi è arrivato al 7,8 per cento, con un leggero incremento rispetto al mese precedente. Al secondo posto della drammatica classifica degli aumenti che svuotano le tasche dei cagliaritani ci sono i trasporti, dove i prezzi registrano il 7,7% in più rispetto a un anno prima con un incremento dell’un per cento rispetto al mese precedente.

M.Z.