ANCI
ROMA Massimo Zedda e Graziano Delrio (a destra) dopo l’incontro con Monti
L’INCONTRO Il presidente nazionale domani in Consiglio comunale assieme al numero uno regionale Cristiano Erriu
L’Imu sarà riscossa dai Comuni, ma per conto dello Stato. Ma se l’Ici era una delle fonti di sostentamento delle città, non dovrebbe essere così per l’imposta che la sostituisce. L’abolizione dell’Ici sulla prima casa era stata promessa da Berlusconi, avviata da Prodi e completata dal Cavaliere. Gli italiani hanno esultato, ma gli amministratori hanno sempre chiesto, prima sottovoce poi con fermezza, la reintroduzione dell’Ici perché il flusso di soldi dallo Stato alle casse municipali si è andato via via affievolendo. Ora l’Imu prende vita nel momento di massima crisi per i più piccoli enti locali, porterà via euro dalle tasche degli abitanti ma il Comune dovrà fare praticamente da esattore per conto dello Stato. Per questo l’Anci sta cercando in ogni modo di strappare qualche agevolazione in cambio. Martedì scorso i vertici dell’associazione dei Comuni, presieduta dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, hanno incontrato il presidente del Consiglio mario Monti per avviare un trattativa. All’incon - tro ha partecipato anche il primo cittadino di Cagliari Massimo Zedda, membro del direttivo nazionale dell’Anci. Domani il presidente nazionale Delrio e quello regionale Cristiano Erriu, sindaco di Santadi, interverranno in Consiglio comunale a Cagliari proprio mentre l’assemblea è alle prese con l’introduzione dell’Imu e la preparazione del bilancio 2012. Gli interventi serviranno per fare un quadro sulla delicata situazione della finanza locale e ribadire le richieste che l’Anci ha fatto al tavolo del Governo: maggiore flessibilità del Patto di stabilità, il ripristino dell’autonomia organizzativa dei Comuni e l’attribuzione ai Comuni di almeno il 70 per cento dell’Imu. Le fasce tricolori non vogliono fare gli esattori, ma gli amministratori.