IL PROGETTO Il Comune prepara un “concorso di idee” per far gestire gli spazi culturali alle associazioni
Un concorso di idee per poter dare in gestione a associazioni o consorzi tutti gli spazi culturali cittadini. Nei prossimi giorni il Comune definirà quali attività si dovranno svolgere in ciascuna struttura. A quel punto, sarà compito delle associazioni presentare progetti e idee che si avvicinino all’idea di base. Una commissione formata da rappresentanti dell’assessorato comunale Cultura e membri esterni esperti in programmazione culturale sceglieranno la proposta migliore. Il passaggio finale vedrà la gestione dello spazio da parte della società vincitrice, che dovrà far fronte alle spese. È questa la nuova procedura presentata ieri sera dall’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, ai circa 200 operatori culturali presenti al Teatro Massimo. L’occasione è stata la seduta plenaria delle Associazioni Culturali e degli operatori del settore, organizzata dalle commissioni consiliari Cultura, Spettacolo, Pubblica Istruzione e Sport. «Abbiamo fatto nostro un disegno di legge previsto per i lavori pubblici, applicandolo alla cultura. La presidenza del consiglio dei ministri ci aiuterà a costo zero, perché l’ha reputata un’idea innovativa - esordisce Enrica Puggioni - la cultura deve diventare parte integrante della città. Bisogna rovesciare l’impermeabilità tra i luoghi e le istituzioni, solo così la città potrà diventare un grande centro culturale competitivo ». Anche le periferie dovranno essere protagoniste di attività culturali, in primo luogo per provare a eliminare quelle disuguaglianze sociali da troppo tempo presenti. «È indispensabile progettare una base culturale in un territorio urbano ancora frammentato - prosegue la Puggioni - i quartieri periferici dovranno essere presi in considerazione da parte degli operatori culturali.
Come Sant’Elia, al Lazzaretto, dove prevediamo di creare un centro dedicato ai giovani ». L’assessore ritiene quanto mai necessario «mettere in rete le attività del patrimonio e attività culturali, così ogni centro culturale potrà svolgere un ruolo specifico nel territorio. C’è un buon patrimonio storico e architettonico, dobbiamo tutelarlo e valorizzarlo nel miglior modo possibile ». Sono stati numerosi gli interventi degli operatori culturali cittadini, che hanno posto domande all’assessore. «Non tutti potranno partecipare ai bandi, perché prevedono solo rimborsi spesa», ha affermato Annalisa Diaz, del Centro Studi delle Donne. L’assessore Puggioni ha precisato che «i bandi sono pensati su progetti forti, in modo che si possano creare sinergie per autosostenersi». Carla Romagnino, della ScienzaSocietà- Scienza, ha chiesto «se ci sarà uno spazio dedicato alla scienza nella sua totalità». «Lo spazio ci potrebbe essere ”, ha replicato la Puggioni “forse nello stesso palazzo delle scienze». P. R.