DELEGATI SINDACALI
ELEZIONI Le sigle di Costa e Medde si dichiarano entrambe prime nel pubblico impiego. La Cisl sbanca in Regione, la Cgil nei Comuni mentre la Uil vola al Brotzu e all’Azienda Mista
È guerra di cifre tra Cgil e Cisl per l’elezione dei rappresentanti sindacali nel settore del pubblico impiego che si sono svolte dal 5 al 7 marzo. Entrambe le sigle pretendono la vittoria, mentre la Uil si tira fuori dalla mischia e commenta con soddisfazione i numeri che la rafforzano al Brotzu. Ieri sera i dati finali forniti dalla Cisl: al primo posto nella sanità con il 23,5%, Cgil al 22,5% che però primeggia nelle agenzie fiscali con il 28,7%. Negli enti statali in testa sempre la Cisl con il 34,5%, quelli parastatali idem come sopra con la maggioranza del 25,5% mentre per quelli locali schizza in vetta con 38,6% ma il risultato è parziale (75% i seggi scrutinati). Ed è qui che si gioca la vera partita: la Cgil è ferma al 31,6%, 7 punti di differenza che forse potrebbero corrispondere a quella manciata di voti per far cantare vittoria al sindacato rosso. La Cisl comunque già da giovedì sera si assegnava il primo posto nelle consultazioni che hanno coinvolto 33 mila dipendenti pubblici. Smentisce ieri sera la Cgil: «All’ottanta per cento delle schede scrutinate la Cgil è il primo sindacato del pubblico impiego in Sardegna». E arrivano anche i dati: la crescita è di 4-5 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni del 2007, vittoria con il 40% dei consensi negli enti locali, in primis al comune di Cagliari. E ancora, altri numeri confortanti nelle provincie: maggioranza assoluta nel Medio Campidano e a Nuoro, primo sindacato in provincia di Cagliari, Sulcis Iglesiente, Ogliastra e Olbia, il secondo a Oristano e Sassari dove si registra una crescita di consensi sino al triplo. Idem come sopra nei comuni: su 18, 16 li strappa la Cgil, maggioranza assoluta a Sassari, Quartucciu e Quartu. E l’elenco continua ancora con dati record nelle Asl di Sassari, 34%, Carbonia e San Gavino. Qualche delusione arriva proprio dal capoluogo: l’azienda sanitaria di Cagliari è persa, il primato spetta alla Cisl, e lì si registra il 19,5% con saldo negativo del 1,5% rispetto al 2007. Viene compensato però dalla maggioranza assoluta alla Corte dei Conti regionale. Nino Cois, segretario regionale Cgil della Fp non nasconde la soddisfazione: «I lavoratori ci hanno premiato per le nostre battaglie contro i tagli lineari che hanno investito il settore, il più colpito dalle manovre finanziarie». La Cisl non ci sta e replica, con il segretario generale Cisl- Fp Davide Paderi: «I numeri vanno visti globalmente non in maniera proporzionale. E, complessivamente siamo noi il primo sindacato nelle pubbliche amministrazioni in Sardegna». Ed ecco altre cifre fornite dalla Cisl e il dato che, secondo Paderi, mette al sicuro il primo posto è quello relativo ai dipendenti regionali. In Regione la Cisl fa il pieno con 299 consensi contro i 60 della Cgil, perde nel Corpo Forestale (35 contro i 93), successo nelle agenzie Laore, Argea e Agris. Il risultato si ferma con Cisl a 914 preferenze, Cgil a 474. Glissa qualsiasi “lotta per la vittoria” Fulvia Murru, della Uil: «Siamo soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto al Brotzu mentre nell’azienda mista siamo arrivati al secondo posto ma lì ha primeggiato una sigla interna dei lavoratori ». Francesca Ortalli
SCRUTINIO In Comune passa il vigile urbano Locci raggiante
Al comune di Cagliari vince la Cgil, questo almeno è sicuro. Qui il sindacato rosso fa eleggere nelle rappresentanze sindacali unitarie il vigile urbano Mauro Pistis, dopo una lunga astinenza durata 24 anni. E Mauro non nasconde la soddisfazione: «È una vittoria importante, specie per i miei colleghi che a palazzo Bacaredda non ci avevano mai messo piede ». «Ma - avverte subito - le mie battaglie saranno per tutte le categorie. Il risultato raggiunto è straordinario, in particolare dopo vent’anni di amministrazione di centro destra». Ma c’è pareggio di seggi con la Cisl, otto per tutti e due, la Camera del Lavoro Generale però resta il sindacato più votato. Ecco i numeri: Cgil 393 preferenze, Cisl 376, Uil 214, Diccap 111 e Ugl 37. Sono stati in tanti quelli che comunque hanno voluto esprimere il loro parere sulle rappresentanze sindacali: quasi l’82% dei dipendenti del comune, una percentuale mai vista. Il più votato è stato Nicola Cabras, che lavora nel settore informatico: ha rastrellato ben 161 consensi. Ma ad essere particolarmente felice è Luca Locci, giovane segretario territoriale della Cgil-Fp che non sta quasi nella pelle: «Ho lavorato tantissimo per queste elezioni, ho battuto veramente a tappeto ogni amministrazione», spiega raggiante. Appena 35 anni, ha l’orecchino e raccoglie i capelli con una coda di cavallo. Non mancano i tatuaggi, eppure è riuscito a rompere, solo con il suo impegno, una marea di pregiudizi: «In questi mesi le vertenze non sono state solo sindacali ma anche giudiziarie - dice - ho raccolto i frutti di un lavoro lungo cinque anni. Non solo mio ma anche di tutta la squadra che ha creduto e sostenuto un giovane segretario fuori dagli standard comuni, con orecchini, tatuaggi e codino. Insieme alla testa fanno un cocktail di rinnovamento: è stato vincente per tutta l’organizza - zione». E sciorina cifre, Luca, entusiasta al punto che per ogni numero sembra di sentire un coro da stadio: «Abbiamo ottenuto oltre il 65% dei seggi, un risultato triplicato rispetto al 2007. Eclatante il voto nella Provincia dove abbiamo raddoppiato i voti, grazie alla nostra posizione netta contro l’eliminazione. Idem anche alla Camera di Commercio: lì siamo il primo sindacato. Incredibile». F. O.