LA PROTESTA SILENZIOSA .
Una pecorella di pasta modellabile per protestare contro il degrado in città. È l’idea di Eleonora Melis, in arte “Nura”, ventiseienne di Laconi, che vive nel litorale di Quartu. “Ca - gliari silenziosa”: si chiama così la protesta partita da qualche settimana in città e hinterland. Nessuna bandiera, per dire “no all’indiffe - renza”, nessuna manifestazione contro l’abbandono dei luoghi simbolo della città, ma un regalo: una pecorella, per essere salvata, almeno lei, dal silenzio. Infatti i luoghi scelti sono punti strategici, che spesso diventano “ruderi”sotto l’in - differenza delle persone che li vivono ogni giorno, e delle istituzioni che non intervengono. La pecorella, della dimensione di una noce, viene lasciata in luoghi molto frequentati con un fiocchetto e un bigliettino con su scritto: «È un regalo, adottami e cercami su Facebook». E poi con un semplice click, la fotografia finisce nel profilo “Nura crea” del social network . «Siamo stati abbandonati, salvaci», è la frase che si legge nella fotografia che immortala la pecorella lasciata davanti al vecchio ospedale Marino il 17 febbraio. E ancora un pecorella è stata a Molentargius, una a Tuvixeddu, una nel litorale di Quartu, un altra ancora in piazza Garibaldi e a Marina Piccola. E una è stata consegnata a Chiara Vigo, l’unica in Sardegna che porta avanti l’arte del bisso, che vive nell’indiffe - renza pur avendo fra le mani un bene prezioso come la rara seta che cresce nel mare e appartiene a tutti. «Non potevo immaginare tanta indifferenza in città», spiega Nura, «aspetto che qualcuno noti le pecorelle e a volte passano diversi giorni. Oggi si accetta anche ciò che non si dovrebbe, siamo troppo distratti, forse dalla tecnologia, per stare attenti a ciò che ci circonda, e le istituzioni non ci aiutano». L’obiettivo dell’artista è «trovare una soluzione comune, la nostra isola è una miniera d’oro». E lancia un appello di collaborazione a «chiunque abbia creatività e qualcosa da dire, purché lo faccia attraverso una pecora». Ma si chiede: «Se non si nota una struttura in rovina in riva al mare, come si può notare una pecorella poco più grande di una noce»”. Monica Magro L’IDEA Piccole “installazioni ” dell’artista Nura nei luoghi simbolo dell’abbandono, dall’ex Marino a Molentargius