L'incontro dell'assessore Enrica Puggioni con le associazioni culturali
L'Exmà diventerà un centro di produzione d'arte
Un biglietto unico per tutti i musei della città: questa è la volontà espressa dell'assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, durante l'incontro con i rappresentanti delle associazioni culturali cittadine al teatro Massimo. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello «di mettere in atto politiche che facciano di Cagliari un modello culturale internazionale».
IL PROGRAMMA A questo si ispira il nuovo piano per la città che sarà definito entro la fine di questa settimana. Chi si aspettava che l'incontro con l'assessore, al quale ha partecipato il presidente della commissione cultura, Francesca Ghirra, potesse essere l'occasione per parlare anche dei soldi che verranno destinati alle attività delle varie associazioni, non è rimasto comunque deluso. Durante il suo intervento, andato avanti per quasi due ore, Puggioni ha in più di un'occasione rassicurato gli interlocutori garantendo che, «nonostante i tagli decisi dal Governo, la cultura resta una delle direttrici principali su cui si muove questa amministrazione, perché cultura significa sviluppo». Il piano al quale l'assessorato sta lavorando è ambizioso. L'obiettivo, infatti, è quello di «far diventare la città un modello di riferimento, soprattutto attraverso un maggiore coinvolgimento degli operatori, non soltanto nella fase di gestione della cultura ma adesso anche nella fase di pianificazione e progettazione», ha spiegato ancora l'assessore. Per raggiungere questo risultato il Comune intende utilizzare «bandi a due fasi».
I BANDI «Noi individueremo le macroaree sulle quali investire, mentre voi», ha detto riferendosi ai rappresentanti delle associazioni, «partecipando ai nuovi bandi che pubblicheremo a breve contribuirete a sviluppare i diversi progetti».
IL FUTURO DEI CENTRI Attraverso i “bandi a due fasi” l'amministrazione punta, intanto, al potenziamento e alla valorizzazione dei centri culturali d'arte: «L'Exmà, il Lazzaretto, il Ghetto degli Ebrei, Villa Muscas dovranno diventare simboli culturali della città, con una forte connotazione identitaria», ha spiegato l'assessore. Si parte da un'idea di massima (per il Lazzaretto, ad esempio, l'assessorato pensa a una casa per bambini, per l'Exma, invece, a un centro di produzione d'arte contemporanea), ma la reale destinazione finale delle singole “residenze” verrà stabilita soltanto dopo la valutazione dei progetti che saranno presentati dalle associazioni. Il Comune, dunque, lavora affinché possa cominciare un'operazione di «rinnovamento culturale», partendo dall'esigenza di realizzare programmi e progetti «che consentano alla città di diventare un laboratorio culturale e ai cittadini di essere parte attiva in questo processo di crescita».
CARTA UNICA Tra gli obiettivi del nuovo piano c'è anche la creazione di una carta dei servizi unica. «Non inventiamo niente di nuovo», ha detto l'assessore, «questo programma esiste già in altre città e consente di utilizzare un biglietto unico per visitare musei, mostre e biblioteche all'interno di un percorso culturale stabilito». C'è poi la volontà di mettere in “rete” i teatri cagliaritani, «attraverso la creazione di un portale per iPhone e Android», che consenta di conoscere in qualsiasi momento il cartellone degli spettacoli teatrali in programmazione in città.
CONCERTI ESTIVI Per i concerti della prossima estate, invece, «in attesa di individuare un'area attrezzata che possa essere utilizzata in tutte le stagioni», ha detto l'assessore, «stiamo lavorando su due ipotesi che renderemo pubbliche il 16 marzo», quando il Comune incontrerà nuovamente gli operatori del settore.
Mauro Madeddu