PATRIMONIO La Giunta stila la lista di 153 proprietà pubbliche che dovranno fruttare, tra vendite e valorizzazioni: dal castello sorcesco al Sant’Elia, passando per negozi ed edifici di pregio
Il Comune mette in ordine i suoi bene per venderli. La Giunta ha licenziato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al bilancio di previsione 2012-2014. Un lungo elenco con 153 immobili divisi tra i 50 che finiscono sul mercato e gli altri è prevista una valorizzazione. Potranno quindi essere venduti, affittati o sfrutatti. Anche in collaborazione coi privati. La crisi è pesante e il Comune deve fare i conti col suo patrimonio per valutare eventuali vendite di edifici che non rendono o non possono essere sfruttati per attività pubbliche. Nell ’elenco degli immobili da valorizzare ci sono appartamenti, locali commerciali, scuole chiuse ma anche alcuni edifici prestigiosi. Dal castelo sorcesco allo stadio Sant’Elia. L’elenco è statyo aggiornato con i beni che sono ora nella disponibiloità del Comune. Per cinque immobili c’è già una valutazione economica, mentre per tutti gli altri è ipotizzata la possibilità di vendita nel biennio 2013-2014 previa stima del valore a base d’asta. Se il Comune sta cercando di risparmiare abbandonando edifici in cui pagava l’af - fitto trasferendo gli uffici in sue proprietà, ora pensare a fare cassa vendendo locali commerciali o interi edifici per rimpinguare le casse.
DAI PALAZZI AI BAGNI Tra questi il “Castello sorcesco” di via Maddalena, all’angolo col corso Vittorio Emanuele e completamente da ristrutturare, palazzo Accardo dietro il Municipio (che ospita il bar Svizzero), villa Ciusa in via Nazario Sauro (completamente abbandonata e nascosta dalla vegetazione) e palazzo Caide all’angolo tra piazza del Carmine e via Sassari (il Comune ha appena vinto in primo grado la causa per entrarne completamente in possesso). Ma ci sono anche i bagni pubblici sotto il Bastione, quelli di piazza Darsena e quelli di piazza Garibaldi. Poi ci sono l’ex mattatoio di via Po, il palazzo della Coin di via Dante (ex Standa), dove il Comune sta trasferendo gli uffici delle Politiche comunitarie che prima si trovavano all’ex distilleria di Pirri, la ormai dismessa scuola Alagon di via Abruzzi e quelle occupate di via Flumentepido che saranno demolite per fare spazio a nuovi alloggi di edilizia popolare. Ma nell’elenco degli immobili da valorizzare ci sono anche i campi della Rai di viale Bonaria, la ex sede della circoscrizione (prima 3 poi 1) di via San Giovanni e lo stadio Sant’Elia, che la decadente struttura abbia bisogno di essere valorizzata è sotto gli occhi di tutti. Nel Piano approvato dalla Giunta, che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, solo per cinque edifici è indicata la monetizzazione. 196.800 euro per un immobile in via Sonnino 104, 372.500 per un immobile in vico Sulis II (lascito Defraia), 397.150 per i locali che ospitavano l’associazione Telefono amico in via Alghero 22, 402.550 per il numero 323 del corso Vittorio Emanuele e 460.800 per l’ex sede di ViviCastello in via Martini 107. Per quanto riguarda le attività commerciali, nel patrimonio del Comune figurano una gelateria, uno studio medico, una cartoleria e un bar tabacchi in via Dessi Deliperi, un negozio di abbigliamento in via Garibaldi 76, un negozio di articoli da regalo in via Is Mirrionis, un negozio di frutta e verdura in piazza Michelangelo e un altro in via Romagna, un laboratorio orafo in via Pacinotti, un’autorimessa in via San Giovanni, il maket Gieffe di via Talete e uno studio d’arte in via Università. Ci sono inoltre cinquanta aree cotilizie degli alloggi Area sparsi per la città che vengono messe direttamente sul mercato. Considerato che nell’elenco ci sono palazzi abbandonati da decenni, non si parla di vendere i gioielli di famiglia ma di beni superflui che possono fruttare soldi. M.Z.