FLORIS LA SFIDA Stefano Schirru è il nuovo coordinatore e il partito fa il bilancio dei primi otto mesi della giunta Zedda: «Troppi no» Cicu: «Anche oggi siamo in pochi ma possiamo vincere ancora»
L’annuncio della liberazione di Rossella Urru piomba sul congresso cittadino del Pdl, proprio mentre l’ex senatore Piergiorgio Massidda ricordava il dramma della cooperante sarda rapita in Algeria. L’emozione non può contare sul “calore ”di una platea affollata, perché così come è accaduto la scorsa settimana per il congresso provinciale, le seggiole vuote all’assem - blea del Pdl, anche ieri erano tante. I numeri dicono che degli oltre 2000 iscritti al partito nella città di Cagliari, in pochi hanno transitato al centro congressi della Fiera per il dibattito, mentre in 700 hanno votato per eleggere il nuovo coordinatore cittadino: Stefano Schirru. Il trent’enne consigliere comunale era l’unico candidato e sul suo nome si è registrata la convergenza di tutte le aree del partito dopo la tessitura dei giorni scorsi, imbastita dal capogruppo in Comune, Giuseppe Farris e orlata dall’ex sindaco (e da ieri anche ex coordinatore cittadino) Emilio Floris. Ed è toccato proprio a Floris tracciare la linea dei lavori con il primo bilancio sugli otto mesi di governo della giunta di Massimo Zedda. «I primi otto mesi della nuova amministrazione - attacca Floris - confermano che il nostro programma era il frutto delle idee di centinaia di cittadini che abbiamo saputo ascoltare per disegnare il piano strategico comunale». «Quelle idee e quei programmi - ammonisce l’ex sindaco - non vanno stravolti, sennò la città non potrà mai andare avanti ». La chiusura è per il partito «Il Pdl - conclude Floris - ha 2200 iscritti in città ma sono solo una piccola frazione rispetto agli elettori e per questo invito Stefano a muoversi da subito per il rinnovamento e nell’interesse dei cittadini». Stefano Schirru promette «dialogo con la base» e lancia quella che sembra essere la sua sfida: «Dobbiamo riprendere le redini della città, investendo su idee e progetti». «Nel Pdl non ci saranno mai vassalli, valvassori e valvassini - tuona il consigliere comunale - ma resteremo uniti e sapremo spiegare ai cagliaritani che il centrosinistra non ha un’idea per lo sviluppo della città». Giuseppe Farris, capogruppo Pdl a palazzo Bacaredda, rincara la dose. «I no della giunta Zedda - attacca il recordman delle preferenze alle ultime comunali - danneggiano la città». L’elenco di Farris è lungo: l’anfiteatro, i baretti del poetto, il tunnel sotto via Roma e la piazza sul mare «addio anche ai 6 milioni per la società sarda che si era aggiuicata l’ap - palto». Un altro consigliere ex assessore con Floris, Anselmo Piras, ribadisce il concetto espresso otto mesi fa all’indomani dell’elezione di Zedda: «Non ha vinto lui - dichiara dal podio della Fiera ma abbiamo perso noi». «Loro - insiste Piras - non stanno facendo l’interesse della città ma sono sotto scacco dalle associazioni che vogliono che nulla cambi in questa città ». Invita tutti alla «speranza» Salvatore Cicu: «Bisogna ascoltare i problemi della gente - spiega il big degli scajoliani nell’Isola - l’occupazione è il tema caldo e da lì dobbiamo ripartire». «E anche se anche oggi la sala è sconsolatamente vuota - si rammarica il deputato - serve la forza del cuore per tornare a vincere». Paolo Rapeanu