Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sì alla campagna salvaciclisti

Fonte: La Nuova Sardegna
5 marzo 2012

Anche in città si diffonde il movimento «Critical Mass» nato a Londra





CAGLIARI. Il movimento Critical Mass aderisce alla campagna “salvacicilisti”, ripresa da quella in 8 punti lanciata dal Times di Londra. L’ Italia si posiziona infatti al terzo posto in Europa per mortalità in bicicletta con ben 2556 ciclisti che hanno perso la vita sulle nostre strade. Un triste primato non invidiabile. Per cercare di porre un argine a questa cifra vergognosa è stata ideata questa campagna che corre sul web chiamando a raccolta gli internauti. Una vera e propria critical-mass ciclistico mediatica per accendere i riflettori sul problema della sicurezza dei ciclisti. Più di 40 tra siti e blog ciclistici hanno pubblicato un appello ai principali quotidiani per sostenere le ragioni delle due ruote. Che sono tante e tutte valide. Si chiede che gli autoarticolati che entrano nel centro urbano siano dotati, per legge, di sensori e allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote. Che vengano individuati gli incroci più pericolosi e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano agli automobilisti di vedere eventuali ciclisti in transito lateralmente. E ancora che il 2 per cento del budget dell’Anas sia destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione anche grazie al coinvolgimento degli imprenditori privati insieme alla richiesta che la sicurezza dei ciclisti diventi parte fondamentale dei test di guida. Ogni città dovrà nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere queste riforme. Un primo passo il comune di Cagliari l’ha compiuto per favorire la diffusione delle piste ciclabili e una mobilità alternativa. (m.c)