Dodici esperti per sfidare la grande distribuzione
STEFANO AMBU
CAGLIARI. Centri commerciali naturali, da Stampace a Sant’Avendrace passando per San Benedetto, a caccia del salto di qualità. Primo, con figure professionali esperte che si dedichino a tempo pieno al progetto rilancio, dall’organizzazione alla rendicontazione. E a questo servono i neoesperti che ieri hanno ricevuto gli attestati da Camera di Commercio, Confesercenti e Confcommercio. Secondo, con parcheggi, panchine, servizi e strade come si deve. E in quest’ultimo caso i corsi non bastano: servono soldi e l’aiuto delle istituzioni, Comune di in primis. La consegna degli attestati di partecipazione al corso “Esperti di Ccn” a 12 allievi è stata l’occasione per fare il punto sui Centri commerciali naturali in città. Quelli operativi sono sei: Consorzio centro storico alla Marina e Consorzio Insieme di via Garibaldi (in tutto trecentocinquanta aziende), il Consorzio di via Paoli e quelli di via Petrarca-Pergolesi, Corso Vittorio Emanuele e Sant’Avendrace. Il “nemico”, manco a dirlo, è la grande distribuzione. Che magari non ha a disposizione lo scenario di pezzi di storia cagliaritana come via Garibaldi o via Manno. Ma ha parcheggi, servizi e direttori che si occupano del coordinamento di tutte le attività.«Ecco - ha spiegato Nicola Murru, direttore di Confesercenti - con questi corsi noi stiamo cercando di formare, come già succede in altre realtà come la Toscana, figure professionali che vadano oltre la buona volontà, messa a disposizione del Centro naturale, di chi ha già la propria azienda da seguire. La grande distribuzione i direttori li ha, i Ccn ancora no». Proposte per animare i Centri? «Sarebbe bello - spiega Giuseppe Scura, presidente di Confcommercio - disporre di segni identificativi dei Centri per creare immagine, partendo magari dagli shoppers. Ma la scommessa - nessuno è “costretto” ad aderire - è credere in questi progetti. Poi, certo, un aiuto dall’esterno è sempre ben accetto. Una proposta? Magari una fascia oraria gratuita, dalle 17 alle 20, per il trasporto pubblico in centro». Roberto Bolognese, presidente provinciale Confesercenti, ha in mente due o tre idee. Ma forse anche di più: «Una Carta servizi - spiega - che comprenda sconti su parcheggi, spedizioni, consegna a domicilio, baby parking, questa potrebbe essere la svolta. E poi la pedonalizzazione integrale, la vuole il 96 per cento dei commercianti». Strade dello shopping spesso trascurate, vedi asfalto a chiazze e rattoppi in via Garibaldi.«Togliamo l’asfalto - propone Bolognese - e rispolveriamo i vecchi “marmittoni” in granito».