PIAZZA GRANATIERI. Protestano le cento famiglie di residenti nella zona
Tra i rifiuti abbandonati anche carene di barche
Carene di barche abbandonate nelle aiuole, allacci idrici volanti, transenne sistemate a protezione di cornicioni pericolanti, infissi vecchi di 50 anni, scarichi fognari da rifare, topi, rifiuti. Sono le condizioni di degrado in cui vivono le cento famiglie di piazza Granatieri di Sardegna, al confine tra Is Mirrionis e San Michele. La piazza, nascosta e lontana dal traffico delle vie Abruzzi e Is Mirrionis, è un mondo a parte. Somiglia a un villaggio, dove tutti si conoscono e non entra mai nessuno che non vi abiti. Palazzine basse, stradine interne, piazzette, aiuole e un disastrato campetto sportivo bersagliato dai vandali. «Vivere qui non sarebbe neanche male se il Comune provvedesse alla manutenzione ordinaria», sostiene Claudio Pilloni, 57 anni, «il problema è che lo spazzino passa al massimo una volta a settimana e le case non sono mai state ristrutturate a dovere». Per mantenere un minimo di decoro i residenti si sono ingegnati. «Non c'erano i cestini portarifiuti», spiega Pilloni, «così li abbiamo creati noi con pali piantati per terra e bidoni di vernice vuoti in cui abbiamo inserito i sacchi per l'immondezza». Brutti da vedere ma utili. A denunciare i problemi è anche Silvio Pinna, del comitato “Case popolari via Podgora-La Somme e dintorni”. «Se dalle nostre parti la situazione è grigia, in piazza Granatieri di Sardegna non c'è da sorridere. Anche qui le case dovrebbero essere demolite e ricostruite. È vergognoso che intere famiglie debbano vivere in strutture vecchie e malsane. Per non parlare dell'abbandono delle strade, delle aree verdi e delle pessime condizioni in cui versano gli impianti idrici e fognari». ( p.l. )