CAGLIARI. Un grave lutto nella politica comunale
L'ultimo messaggio ai colleghi d'opposizione l'ha mandato in mattinata: c'era da preparare la seduta in Consiglio comunale, dove si discuteva una delibera legata al Piano casa. Paolo Carta stava male da qualche mese, ma non aveva disertato neppure un appuntamento in Municipio. E ieri sera, a trentotto anni, è morto improvvisamente nel reparto di Emodinamica dell'ospedale Civile, dove era stato accompagnato dall'ambulanza del 118 dopo un malore. Sono stati i familiari a trovarlo a casa, privo di sensi, in tarda serata. I medici che lo hanno soccorso hanno provato a rianimarlo, ma il consigliere comunale dell'Udc è morto intorno alle 21.30 per uno «scompenso cardiocircolatorio». La notizia della morte è arrivata nel giro di mezz'ora in Consiglio comunale - il primo a riferirla all'Aula è stato il sardista Paolo Casu - dove era in programma una discussione su una delibera allungata da decine di emendamenti, proposti dall'opposizione. E allora c'è poco da discutere: la seduta finisce tra le lacrime, e i consiglieri, la giunta e il sindaco si trasferiscono al San Giovanni di Dio. Per salutare quello che, per tanti, era prima un amico che un compagno di partito o un avversario politico.
LA MALATTIA La salute di Paolo Carta non era più la stessa da qualche tempo: alcuni mesi fa si era sentito male proprio in Municipio, durante un dibattito. Ma ha vissuto questo periodo di malattia, brevissimo, con una riservatezza difficile da ritrovare. Tutti vedevano che l'ex assessore alle Attività produttive stava dimagrendo velocemente. Tutti immaginavano. Ma pochi conoscevano la verità, aggravata probabilmente - questo dice chi lo conosceva bene - da qualche «scompenso» legato al diabete.
LA CARRIERA In politica da giovanissimo, era considerato ben più di un emergente: figlio dell'ex ministro della Marina mercantile, l'avvocato Ariuccio Carta, è stato consigliere comunale dal 2001, per poi diventare assessore alle Attività produttive durante l'ultimo mandato di Emilio Floris. Una settimana fa aveva voluto essere presente in Municipio, durante la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per delle foto ricordo che adesso, per tutti, avranno un altro significato
Michele Ruffi