Al Poetto la parodia a due ruote della Sartiglia
MICHELE CIAMPI
CAGLIARI. Il Carnevale cagliaritano si è chiuso domenica in bellezza con la Vespiglia organizzata dal Vespa Club di Cagliari e patrocinata dal Comune. La Vespiglia giunta ormai alla sua quinta edizione vuole essere un’allegoria della Sartiglia oristanese. E di essa riprende lo spirito di gara nelle discese che i vespisti - chiamati vespavalieri e vestiti in maschera - diversamente dai cavalieri oristanesi, effettuano in coppia, poiché guidare la vespa e brandire la spada nel medesimo tempo diverrebbe estremamente pericoloso. Lungo il percorso di circa 70 metri i vespavalieri corrono cercando di centrare una stella cava al centro. L’appuntamento è stato in piazza dei Centomila. È poi proseguito per le vie del centro, sfilando lungo Via Roma per approdare infine alla prima fermata del Poetto per la gara. Una bella domenica di sole ha fatto da cornice ad una manifestazione che di anno in anno richiama un pubblico di appassionati e curiosi sempre più nutrito. Si parla di circa 2000 persone accorse ad assistere alla corsa alla stella su due ruote. E le due ruote hanno dato spettacolo. Mascherate anche loro come i vespavalieri. Con lo scudo giallo e nero. Una “classica vespa”, ma zebrate e cromate. Sono arrivate da ogni parte della Sardegna: 14 sono i Vespa Club fuori dalla provincia. «Perfino da Arzachena», dice il segretario Maurizio Vannini. Sessantatre gli equipaggi in gara per un totale di 18 stelle centrate. Ai vincitori è stata consegnato un crest (una vespa in miniatura) come ricordo della manifestazione. Ci si rivede l’anno prossimo.