Le conclusioni del progetto “Quanto pesa la tua spesa” per sensibilizzare sulla riduzione dei rifiuti
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. Nella raccolta differenziata Cagliari resta il fanalino di coda. Si è conclusa la campagna di sensibilizzazione “Quanto pesa la tua spesa”, promossa dalla Provincia di Cagliari con i comuni di Assemini, Elmas, Ballao, Sinnai, Quartu Sant’Elena e Villa San Pietro. La verifica dei dati indica un 83 per cento di soddisfatti per la raccolta rifiuti; mentre risulta che i servizi dell’eco-centro sono considerati carenti. Sono stati distribuiti 2.713 questionari di valutazione dei servizi. E l’assessore provinciale all’Ambiente Ignazio Tolu, durante la conferenza stampa del progetto, attuato per sensibilizzare i consumatori sull’importanza delle buone pratiche di “spesa consapevole”, ha comunicato i dati: nel 2010 in Provincia si è differenziato il 48 per cento dei rifiuti. Tenendo conto che nel medesimo anno l’obiettivo posto dalla Regione era il 55 per cento, sono 48 i Comuni sardi ad averlo raggiunto. Assemini (al 58,7 per cento), Quartu (54,6), Elmas (56) e Sinnai (60,5). Tra i più virtuosi figurano Ballao col 64,3 per cento e Villa San Pietro che differenzia il 69 dei rifiuti. Il tentativo provinciale di rispettare i parametri è stato però frustrato dalla lentezza nell’adeguamento di Cagliari, che si è impegnato nella differenziazione dal 2010 ma ha ottenuto uno scarso 32 per cento. Mentre l’obiettivo per il 2012 è stato definito al 65. I cittadini intervistati hanno evidenziato delle criticità nel servizio di raccolta, come la mancanza di eco-centri diffusi nel territorio, la scarsa attività di riciclo attuata dalle amministrazioni, le discariche lungo le strade e la mancanza di regolarità nei controlli. «Nell’arco di 20 anni il volume dei rifiuti è raddoppiato - afferma Ignazio Tolu - nonostante l’attuazione delle normative europee e nazionali in materia ambientale, siamo ancora in una fase di grande espansione consumistica. Serve quindi una spesa più consapevole e la riduzione degli imballaggi superflui». Di solito gli imballaggi costituiscono il 30 per cento del peso del volume del prodotto, che i cittadini pagano due volte, sia dal punto di vista economico che ambientale. Dalle risposte ai questionari emerge che il 99,7 per cento differenzia. Ma sono molti i cittadini che chiedono di aumentare la frequenza delle raccolte.