Un condominio in ostaggio dei vandali e maleducati. Nei palazzi comunali di via Emilia gli inquilini vivono nel terrore di essere aggrediti davanti ai loro portoni: a spaventarli sono gruppi di vandali che scorrazzano liberamente nei porticati degli edifici, danneggiando porte, plafoniere, e auto dei residenti, e usando gli spazi condominiali come bagni pubblici. Per mettere fine a questa situazione gli inquilini di via Emila si sono rivolti al Comune, chiedendo un intervento dell’assessorato al Patrimonio per chiudere i porticati realizzando dei box. Dal marzo 2002 aspettano una risposta (nello scorso novembre hanno rinnovato la richiesta), e ora per sollecitare la Giunta a prendere una decisione, il gruppo consiliare dell’Udc ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale. «La richiesta nasce da varie azioni di vandalismo e maleducazione perpetrate da estranei, che introducendosi all'interno del cortile utilizzano i pilotis per ripararsi da pioggia e occhi indiscreti oltre che come bagno pubblico, attuando inoltre azioni vandaliche sulle plafoniere e sulle auto dei residenti e lasciando bottiglie e altri scarti», si legge nell’interrogazione. «Queste azioni, oltre a disturbare e danneggiare i condomini residenti, degradano lo stabile, pur essendo lo stesso costruito in tempi relativamente recenti e lo rendono poco sicuro per i cittadini che talvolta hanno paura di attraversare i cortili», continuano i consiglieri Udc, che chiedono a sindaco e assessore, «quali siano gli interventi che si intendono attuare affinché si ponga fine a tali utilizzi impropri e si renda più sicura la residenza agli inquilini, e se non sia effettivamente meglio delimitare le aree di pertinenza di ogni singola scala riportando il decoro e la serenità ai residenti».