Sono 68 le donne che vorrebbero far parte della commissione Pari opportunità del Comune. Una valanga rosa di candidate che sogna uno dei due posti a disposizione per l’assem - blea che si occupa delle donne. Il sindaco ha scelto un numero record di quote rosa per la sua Giunta, tanto da stupire anche il presidente della Repubblica, ma per la commissione pari opportuinità i posti a disposizione sono solo due. La retribuzione è la stessa dei consiglieri comunali che partecipano ai lavori delle commissioni e forse i 70 euro lordi a seduta hanno convinto quasi settanta donne a voler rappresentare la metà rosa della cittadinanza. Sono donne di tutte le età, da 25 a 71 anni, quelle che hanno presentato la domanda al Comune per essere selezionate in qualità di “esperte ” di pari opportuinità. Della Commissione fanno parte di diritto le donne elette in Consiglio comunale, Francesca Ghirra e Marisa Depau di Sel, poi spetta a ogni gruppo consiliare di soli maschietti nominare una loro rappresentante del gentil sesso, della commissione fa parte anche una dirigente del Comune (nella scorsa consiliatura c’era Ada Lai) e prima era prevista la rappresentanza di una donna per ogni consiglio di circoscrizione, ma ora i parlamentini dei quartiere non esistono più. Le sessantotto donne amiscono ai due seggi messi a disposizione in qualità di «esperte di accertata competenza e/o esperienza professionale nelle politiche di pari opportunità», come chiede il regolamento. La commissione dura quanto il Consiglio comunale e nell’ultimo mandato Floris la presidenza è stata affidata all’allora consiglere comunale Maria Grazia Petrini, che vuole sfruttare quell’esperienza e si è riproposta come candidata nel ruolo di esperta. Come la consigliera uscente Stefania Bellanca.