Sant’Elia
L’INIZIATIVA La pañolada è stata organizzata da un gruppo nato su Facebook: dateci un impianto decente
La pañolada nera conquista il Sant’Elia. Più di seimila fazzoletti neri sono stati sventolati dai tifosi rossoblù per chiedere uno stadio degno delle partite del Cagliari. La pañolada nasce in Spagna (il pañuelo è un fazzoletto bianco) e nel calcio si è diffusa la tradizione di sventolare migliaia di fazzoletti per richiamare l’attenzione su torti arbitrali o come protesta nei confronti della squadra o della società. Il bianco al Sant’Elia ha lasciato spazio al nero per evidenziare l’umo - re dei tifosi senza stadio. La protesta è stata organizzata dagli oltre quattromila sostenitori riuniti nel gruppo Facebook Tifosi del Cagliari: dateci uno stadio. I fazzoletti neri sono stati agitati durante l’ingresso in campo delle squadre all’inizio e per i il secondo tempo, una scelta che è servita a far arrivare il messaggio oltre il Sant’Elia, in modo da essere ripresi dalle telecamere e divulgare il malcontento per essere costretti a seguire le partite con sullo sfondo due stadi vuoti, tribune nuove e tribune vecchie. «Quando abbiamo distribuito i fazzoletti alcuni tifosi ne erano già a conoscenza grazie al gruppo - racconta Roberta Spada, una degli amministratori del gruppo Facebook - gli altri hanno appoggiato l'iniziativa con grande entusiasmo, bastava dire “è per lo stadio nuovo” e sembrava che fossero disposti a fare qualsiasi cosa». Il gruppo spontaneo di tifosi, dopo aver coinvolto Striscia la notizia, sta portando avanti anche una raccolta di firme per chiedere che, dovunque sia, il Cagliari giochi in uno stadio adatto alla Serie A. Anche il presidente Massimo Cellino è tornato sulla questione stadio. «Subiamo il fattore “fuori casa”pur giocando al Sant’Elia, adesso abbiamo due trasferte e sono contento. Tanto, qui in casa stiamo giocando solo per noi stessi».
M.Z.