Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parco, l'ora dell'ecoturismo

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2012

LA PALMA. Il presidente di Federparchi: bisogna coniugare tutela e sviluppo

Molentargius prova a moltiplicare i visitatori

«L'ecoturismo può rappresentare il futuro del Parco di Molentargius». A Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi, sono bastate ieri mattina un paio d'ore di visita in barca, attraverso i canali navigabili, per rendersi conto delle potenzialità dell'area umida urbana.
POSIZIONE OTTIMA Sammuri, che ha partecipato al convegno di Cagliari organizzato dall'Ente parco sullo sviluppo dell'ecoturismo nelle zone umide, ha messo in evidenza la particolarità di Molentargius: «La prima cosa che voglio sottolineare è la rarità della posizione del Parco: perfettamente integrato in un contesto urbano. Considerando che le zone umide sono diventate una rarità, è necessario pensare a una tutela e a uno sviluppo sostenibile». Paolo Frau, assessore comunale all'Urbanistica, individua nella posizione del compendio delle saline «l'occasione per continuare a lavorare attraverso una rete che coinvolga tutti i comuni confinanti col Parco e così creare un modello di sviluppo che tenga conto della città, di Molentargius e del Poetto».
ECOTURISMO Il presidente di Federparchi espone le ragioni della convenienza del turismo naturalistico e afferma: «Innanzitutto è un settore in cui c'è molta meno concorrenza e poi il turismo delle aree protette, con i suoi 35 milioni di visitatori annui, è un modello ricettivo che riesce a contrastare la crisi». L'ipotesi di orientare il Parco verso questa tipologia d'uso piace anche a Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo, convinta che «Molentargius sia una risorsa unica che non deve, però, essere considerata una realtà avulsa dal resto della città». L'ecoturismo, dunque, conviene, però ci vogliono dei presupposti concreti per creare un'offerta che possa soddisfare le esigenze dei visitatori. A questo proposito dice Sammuri: «Il turista che sceglie la natura come meta della sua vacanza, ha delle esigenze che, se soddisfatte, comportano maggiori introiti per il Parco. Per esempio, la disponibilità di guide, l'affitto delle canoe o delle biciclette. A tutto questo si lega la qualità della zona e a Molentargius il livello è decisamente buono».
TUTELA INTELLIGENTE L'utilizzo a fini turistici del Parco, tiene alta l'attenzione di Frau che dice: «Dobbiamo fare in modo che Molentargius sia frequentato maggiormente affinché si crei un rapporto con i cittadini, ma dobbiamo difenderlo e puntare su uno sviluppo compatibile col territorio». Il presidente di Federparchi suggerisce una ricetta per il giusto equilibrio tra natura e struttura: «Le aree protette devono conservare il loro status. Preservare l'ambiente e adottare un'economia intelligente non significa, però, privarsi di visitatori». Il Parco di Molentargius prossimamente ospiterà un workshop che coinvolgerà Federparchi, il parco del Delta del Po, il francese Camargue e lo spagnolo Coto Doñana.
Matteo Sau

 

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“Turista natura” e “turista balneare”. Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi, si sofferma sulla differenza tra le due categorie: «Il turista natura è più ligio al dovere, tendenzialmente spende la quota vacanza all'interno del parco, usufruendo di tutti i servizi che la struttura offre. Il turista balneare invece tende a fare la spesa nei supermercati e portarsi il pranzo al sacco in spiaggia dove passa mediamente più di mezza giornata». Un altro pregio del “turista natura” è «la volontà di vivere la pienezza della vacanza, quindi accetta di buon grado i costi e pretende in cambio servizi ottimali». Per riuscire a gestire i visitatori all'interno delle aree protette Sammuri taglia corto e afferma: «Vanno dove vogliamo noi, quando lo vogliamo e come vogliamo». (mat. s.)