MEDAU SU CRAMU. I residenti protestano contro il Comune
Strade impercorribili per fango e buche
Rischio isolamento per il rione di Medau su Cramu. Le abbondanti piogge hanno reso impraticabili numerose strade interne e il viale d'accesso sterrato si è trasformato in un fiume di fango il cui letto è disseminato di paurose voragini che mettono a dura prova gli ammortizzatori delle automobili. I residenti sono disperati e si appellano a Comune, Regione ed Ente Parco. «Siamo stati abbandonati da tutti», si lamenta Enrico Murru, residente dal 1958, «stanno solo pensando a espropriarci case e terreni per realizzare un inutile e non meglio precisato parco agricolo, nel frattempo ci lasciano senza servizi elementari nonostante gli ottocento abitanti di Medau su Cramu paghino regolarmente le tasse».
LA PROTESTA Rincara la dose Antonio Bomboi. «Per le strade interne abbiamo fatto colletta tra noi per acquistare sfarinato di granito da versare sulle enormi pozzanghere in modo da consentire il transito alle macchine. La strada principale, invece, è in condizioni pietose e il Comune non fa niente per sistemarla. C'è chi ha rotto la macchina e chi ha rischiato di finire dentro il canale perché il guardrail del ponticello è pericolante. Non se ne può più, ci sentiamo cittadini di serie B». Gli fa eco la moglie, Lina Cozzolino. «Abitiamo qui da vent'anni, non si capisce perché la strada principale non possa essere asfaltata. È vero che c'è il Parco ma ricordiamo che esiste già una strada asfaltata che lo attraversa, mi riferisco a quella usata un tempo dai salinieri». Anche la pista ciclabile è impercorribile: le ruote delle biciclette affondano nel fango e nelle voragini. (p. l.)