PIAZZA MAXIA. Le associazioni: aspettiamo segnali dalla Giunta
I delusi in piazza: basta promesse, ora i fatti
Si definiscono «diverse sensibilità accomunate da un unico obbiettivo». Quello del rispetto dell'ambiente. È sotto il cosiddetto “gruppo degli ex-ex-voto”,che Verdi, Italia Nostra, Amici della bicicletta e Cagliari Social Forum sono scesi ieri in piazza «da attenti osservatori dei lavori del Consiglio comunale e della sua Giunta, per vedere se corrispondono alle promesse fatte in campagna elettorale». Anche il luogo della manifestazione, a cui hanno preso parte una ventina di persone, non è stato scelto a caso: piazza Maxia. Famosa per il restyling delle polemiche e teatro di diversi sit-in ambientalisti, si è presentata addobbata con cartelloni, modellini di biciclette e metropolitane, articoli di giornale e lettere.
IL MALESSERE Non sono «delusi del voto», dicono, piuttosto vorrebbero essere «un pungolo per l'amministrazione comunale, perché le promesse fatte in campagna elettorale si possano tradurre in fatti al più presto» precisa Rosalba Meloni. «È presto per dare giudizi, siamo ancora nella fase in cui vorremmo dare un segnale, perché ci sono cose che stanno andando nel verso opposto», sottolinea Maria Paola Morittu, di Italia Nostra, «apprezziamo però l'avvio dell'adeguamento del Piano urbanistico al Piano paesaggistico, che riteniamo fondamentale», prosegue la Morittu. Vengono passate in rassegna tutte le dichiarazioni d'intenti fatte in campagna elettorale. Tra i temi più caldi spiccano la tutela integrale del parco di Tuvixeddu, la realizzazione di un parcheggio interrato sotto le mura di Castello; il piano particolareggiato del centro storico.
L'operato del sindaco Zedda viene messo sotto la lente d'ingrandimento anche dai Verdi. «Dovunque ci sono emergenze ambientali non possiamo non esserci, che si parli di rifiuti o di risparmio energetico. Siamo qua per dare un senso al nostro lavoro e vorremmo che la Giunta ci mettesse in condizione di fare quello che sappiamo fare. Crediamo di dover smettere di fare interventi a macchia di leopardo, come intervenire a Monte Urpinu e non pensare ai reperti archeologici in Via Raffa Garzia, dove sabato scorso son stati piantati degli alberi». Italia Nostra e i Verdi chiedono inoltre di poter partecipare ai tavoli tecnici con l'auspicio di poter avere un ambientalista in un settore strategico. «Vorremmo che il Puc venga adattato al Ppr, non un intervento a pioggia senza disegno complessivo, e più attenzione verso le associazioni e le singole persone», chiede Salvatore Drago, di Cagliari Social Forum. Un avviso, un segnale, forse qualcosa in più.
Veronica Nedrini