Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il formaggio e i pesci, merce rara»

Fonte: L'Unione Sarda
24 febbraio 2012

In via Quirra e Is Bingias


«Ma quali prezzi più alti? Non possiamo mica aumentarli, siamo costretti a tenerli bloccati, altrimenti i pochi clienti che ci sono rimasti si danno alla fuga».
In via Quirra è questo lo scenario: prezzi dei prodotti invariati da anni, anche a costo di guadagnarci pochissimo. A rivelarlo, con amarezza, è Luca Fontanarosa, macellaio. «Non c'è altra soluzione purtroppo», si lamenta, «la crisi a Is Mirrionis e a San Michele è pesante, si sente molto più che altrove. Sarebbe inutile, quindi, vendere i nostri prodotti a un prezzo maggiore. I clienti non lo sanno ma sono anni, ormai, che acquistiamo all'ingrosso a prezzi sempre più alti per poi riproporre i prodotti al dettaglio senza alcun ritocco. In alcuni casi non ci stiamo neanche guadagnando, è la verità». In altri, addirittura, si va in perdita. «Le budella che utilizziamo per preparare la salsiccia arrivano dalla Sicilia. Nell'ultimo anno il prezzo all'ingrosso è passato da 15 a 24 euro, eppure quello al pubblico è rimasto invariato». Uno sforzo che però non basta ad attenuare le difficoltà dei clienti. «Non se ne può più di questa crisi», si rammarica Rita Lippi, cliente storica della struttura commerciale di via Quirra. «Prima uscivo con buste piene, oggi non riesco neanche a farla la spesa. Percepisco 450 euro di pensione, cosa volete che ci faccia con una cifra del genere? I prezzi saranno anche rimasti invariati, ma la percezione del cliente è tutt'altra».
Situazione analoga nel mercato di Is Bingias, che ieri brulicava di clienti, ma le buste apparivano semivuote. «I prezzi non li possiamo toccare, c'è la crisi», spiega Costantino Caredda, portavoce dei fruttivendoli del mercato, «se proviamo a ritoccarli la gente non compra più. È inevitabile, non ci sono soldi». D'accordo Giovanna Scalas, pirrese di mezza età. «Prezzi invariati? Sarà, ma a me la spesa sembra sempre più cara», dice scettica, «la crisi è palpabile nell'aria e i suoi effetti sono evidentissimi. I prodotti più cari? I pesci e il formaggio. Rischiano di sparire dalla nostra tavola». Al Consiglio della Municipalità di Pirri ieri si è parlato anche della situazione mercato civico. Fra le criticità di cui si è discusso ci sono il problema legato all'amianto, il compattatore, le celle frigorifere e i bagni insufficienti.
Paolo Loche