SAN BENEDETTO. La crisi è fra i box: «I clienti sono sempre meno»
Nei nostri mercati stabili frutta e verdura
I prezzi dei generi alimentari rimangono pressoché stabili in città. Nessuna grande variazione rispetto a due mesi fa, sia per quello che riguarda la frutta che per ciò che concerne verdura, carne e latticini. In leggero rialzo il pane.
CARNE La situazione non è cambiata più di tanto per le macellerie. Nei mercati civici del capoluogo i prezzi ieri erano molto simili a quelli di poco tempo fa. La carne fresca di bovino adulto, al primo taglio, andava dai 9 ai 16 euro al chilo. Se ci si accontenta di una carne non eccelsa, ma di qualità, la spesa non è impossibile.
FORMAGGIO Lieve diminuzione per il parmigiano reggiano, visto che lo scorso dicembre il suo prezzo si aggirava tra i 15,80 e i 24 euro. Ieri mattina il costo minimo era di 15 euro, quello massimo 20.
LA VERDURE Poche variazioni: stabili i finocchi, in rialzo zucchine, carciofi spinosi, carote e spinaci, in ribasso le cipolle. Ma si tratta di variazioni poco rilevanti, che non cambiano più di tanto le spese abituali dei cagliaritani.
LA FRUTTA Analoga la situazione per quello che riguarda la frutta. Non cambia praticamente nulla per le pere Abate e i kiwi, mentre scende il prezzo delle banane. In ribasso anche le mele, perlomeno le Fuji, che a dicembre andavano dagli 1,40 ai 3 euro, mentre ora si vendono a 1,20/1,50.
I VENDITORI Isidoro Orrù ha un banco dove vende carne a San Benedetto. «Le spese sono aumentate - spiega il commerciante - ma io ho deciso di non aumentare i prezzi, e in questo modo la conseguenza è che guadagno un po' di meno. Sono scelte difficili che però vanno prese, spero che questa crisi finisca presto». Poi prosegue: «Bisogna anche considerare la qualità dei prodotti che si offrono, è ovvio che il prezzo cambia in base a quello».
Annamaria Zorcolo vende pesce nella struttura di via Cocco Ortu, ed è abbastanza giù di morale. «A tarda mattinata il prezzo diminuisce ovviamente - dice la venditrice - i costi per noi commercianti sono aumentati, e poi qua ormai non c'è più nessuno, basta dare uno sguardo la mattina per capire la crisi che c'è in giro». E ancora: «È un disastro, ho un marito invalido e non guadagno il tanto per avere uno stipendio dignitoso».
I CLIENTI Giuseppe Amitrano va al mercato una volta a settimana, compra soprattutto pesce: «Non ho visto aumenti sinceramente, non so se accade perché mi trattano bene, essendo io un cliente abituale. Fatto sta che non ho notato spese maggiori negli acquisti che faccio».
Piercarlo Cicero