Il caso della giovane che vive su una carrozzina e non riesce a trovare una casa
L'assessore Orrù garantisce che saranno abbattute le barriere
Il Comune di Cagliari tende la mano verso Anna, la giovane disabile che ieri ha raccontato la difficoltà, sua e di chi è costretto a vivere su una carrozzina, di trovare una camera in affitto priva di barriere architettoniche. L'assessore alle Politiche Sociali Susanna Orrù l'ha contattata personalmente: «Intendo garantire una soluzione alla ragazza in questione - ha promesso Susanna Orrù - così com'era capitato in passato per situazioni analoghe. Faremo in modo di abbattere le barriere sia nell'appartamento che nel palazzo, in modo da poterle assicurare spostamenti agevoli in tutta la struttura».
I contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche vi sarebbero pure, erogati dall'assessorato alle Politiche sociali, ma sono rivolti unicamente ai disabili, a coloro che abbiano a carico persone disabili, a centri o istituti destinati all'assistenza di persone con disabilità e, infine, «ai condomìni ove risiedano le suddette categorie di beneficiari». Ma Anna, come tanti studenti o lavoratori fuori sede, non possiede la residenza a Cagliari.
D'altra parte, perché possa risiedere, o anche solo avere il domicilio, occorre che un alloggio in affitto lo ottenga: condizione che, fino all'intervento dell'assessore, era ben lontana dalla possibilità di realizzazione. Troppo spesso i proprietari degli appartamenti affittano le proprie camere in nero, impedendo di fatto che gli inquilini possano godere dei propri diritti. Come nel caso di Anna, appunto. «In alcuni palazzi - racconta la giovane disabile - l'unica barriera consisteva in soli due gradini all'ingresso: sarebbe bastata un po' di sensibilità da parte degli affittuari per renderlo praticabile anche a me». «Cagliari è una città piena di barriere architettoniche, non solo all'interno di edifici privati ma ovunque - osserva l'assessore - tanto che il tema è fra i primi punti del nostro programma. È tempo di agire, a cominciare dall'alloggio per Anna».
Michela Seu