Stop agli aumenti di cubatura al Poetto, Cep e in edifici del centro
Bloccate le ricostruzioni nella zona B del Puc
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Stop agli interventi di demolizione e ricostruzione dei palazzi compresi della zona “B” del Puc, cioè quella che comprende buona parte del centro, Pirri e il Poetto. Il divieto, messo nero su bianco dalla Giunta comunale, riguarderà «gli edifici monumentali, ville e palazzi storici, edifici di rilevante interesse architettonico e edifici di architettura moderna». La delibera sfrutta la legge regionale del 2011 che ha modificato le norme sul Piano casa e ha introdotto la possibilità che il Consiglio comunale individui «singoli immobili ovvero ambiti di intervento nei quali limitare o escludere, in ragione di particolari e specificate qualità storiche, architettoniche o urbanistiche, gli interventi di demolizione e ricostruzione».
L'ASSESSORE Paolo Frau, assessore all'Urbanistica, spiega che in questo modo «verranno tutelati gli edifici di particolare pregio architettonico che abbiamo in città, evitando che vengano demoliti e ricostruiti per ricavare un aumento di cubatura, come prevede il Piano casa». Nella mappa di palazzi e costruzioni vincolate ci sono ad esempio i villini del Lungomare Poetto, ma anche alcuni edifici del Cep, poi San Benedetto, Genneruxi, alcune zone di Is Mirrionis. Il divieto non riguarda il centro storico (cioè la zona A), dove gli interventi di aumento di cubatura o di demolizione e ricostruzione sono già esclusi dalla stessa normativa regionale.
I TEMPI Ora il Consiglio avrà tempo fino al 27 febbraio per confermare i vincoli proposti dalla Giunta. Se la delibera non dovesse essere approvata entro la prossima settimana il Comune perderebbe la possibilità di vincolare i palazzi, perché «trascorso il termine di novanta giorni» dall'entrata in vigore della legge «senza che il Comune abbia adottato la deliberazione, gli interventi di demolizione e ricostruzione sono ammessi», ovviamente se rispettano le altre norme del Piano casa.
LE ZONE E I PALAZZI La delibera di Giunta ha escluso la demolizione e ricostruzione «nelle zone B9, BnR1 e B7R2» del Puc. Poi ha vincolato decine di immobili «già individuati dal Puc vigente nelle tavole C1- 06, C1- 07, C1- 10, C1- 11, C1- 15, C1- 16, C1- 12, 17», mentre nel resto della zona “B” gli interventi di questo tipo «saranno valutati secondo le procedure dettate dal Regolamento Edilizio, che prevede «l'approvazione di un planivolumetrico che rappresenti adeguatamente la situazione al contorno».
Michele Ruffi