La mancanza di soldi ha impedito anche di allestire i carri
CAGLIARI. Il carnevale nel periodo di crisi. L’unico elemento unificante col passato, si potrebbe dire, è stata la ratantira. Poi la voglia di sfilare, e anche quella generale più tipica: il desiderio di travestirsi. Ma tutto in tono minore.
Tra le 17,30 e le 18 la sfilata è passata per via Manno e via Garibaldi: tre tronconi con costumi e tamburi e piatti, il tutto farcito da qualche tarnatira. Ma quest’anno non c’erano soldi e non si è visto un solo carro. E ieri non è stato bruciato nemmeno il pupazzo di Re Cancioffali. Gli organizzatori, il Comune e il Dopolavoro Ferroviario hanno cercato di fare il possibile per mantenere una parvenza di carnevale. Almeno il senso della festa. Ieri alle 16 in piazza del Carmine c’è stata il carnevale dei bambini, dedicato alle famiglie e ai più piccini, dove c’è stata la distribuzione gratuita di zeppole e bibite. Mentre alle 17 sempre da piazza del Carmine è partito il corteo delle ratantire e dei figuranti che hanno sfilato per le vie del centro. Ma l’assenza dei carri si è sentita. Tradizionalmente i quartieri storici della città hanno sempre dato il loro apporto con costumi e, soprattutto, carri fantasiosi. Ma in questo periodo non ci sono state risorse per intervenire in questo senso. Le priorità sono state e sono altre, affermano in Comune. Ma il senso della festa si è sentito ugualmente nell’itineraio della manifestazione: piazza del Carmine, via Crispi, largo Carlo Felice, via Manno, piazza Martiri, via Garibaldi, via Sonnino, via XX Settembre, via Roma (lato portici) e di nuovo piazza del Carmine. Infine dalle 19 si è continuato con i balli e la distribuzione delle zeppole sino a esaurimento delle scorte.
Per quest’anno - come accennato - il carnevale è stato in tono minore, per il prossimo il Comune spera nel miglioramento della situazione. Oppure si tratterà di ipotizzare strade diverse per trovare qualcuno disposto a finanziare il carnevale. In fin dei conti si tratta di una della manifestazioini più tradizionali della città.