In cimitero
 

Il Capo dello Stato, dopo l'incontro all'auditorium, ha chiesto di essere accompagnato al cimitero monumentale della città. Una breve visita per rendere omaggio ai suoi due predecessori sassaresi, Antonio Segni e Francesco Cossiga. Ad attenderlo, Mario Segni con gli onorevoli Arturo Parisi e Beppe Pisanu, la presidente del consiglio regionale Claudia Lombardo, il presidente della giunta Ugo Cappellacci e il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau.
Quest'ultimo, che ha avuto parole di grande apprezzamento per Giorgio Napolitano, non ha nascosto una certa delusione per il fatto che il protocollo presidenziale non prevedesse una tappa in Comune. Nessuna polemica, in ogni caso. Mario Segni, invece, si è soffermato sulle contestazioni: «Se sono corrette e non degenerano nella violenza ci possono stare. La verità è che la Sardegna sta attraversando un momento molto difficile e i sardi si sentono abbandonati».
Anche in questa occasione il cordone della sicurezza ha impedito che qualcuno si avvicinasse a Napolitano. Regole applicate ai giornalisti e disattese per chi si trovava in cimitero e ha potuto almeno stringere la mano e salutare l'illustre ospite. Che, subito dopo, è salito sull'auto diretto al Grazia Deledda per il pranzo.

( v. f. )