Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anche fischi e proteste

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2012

In piazza Anti Equitalia, artigiani, pastori, studenti, indipendentisti
 

«Testimoniamo la drammaticità della crisi»
La Via Crucis del malessere sardo va in scena nelle strade di Cagliari. Ieri mattina tutte le tappe della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono state accompagnate da piccoli gruppi di contestatori che hanno fischiato e rivolto parole dure nei confronti delle istituzioni.
 

PORTO Le prime al porto di Cagliari. Sono le dieci e mezzo quando il piazzale del porto comincia a riempirsi di persone. Sono rappresentanti del Movimento dei Pastori, Movimento artigiani e commercianti liberi, Anti Equitalia, Presidio di viale Trento e rappresentanti del Sulcis, poco più di duecento persone. Quando la macchina presidenziale arriva nella stazione marittima i fischi e le urla diventano assordanti. Stefano Sotgia di “Carbonia 100% disoccupati” dice: «Siamo qui in maniera del tutto pacifica, ma pensiamo che sia necessaria la nostra presenza per portare la testimonianza della crisi del Sulcis». Andrea Impera del Movimento Artigiani e commercianti liberi afferma: «Non è pensabile che si investano soldi per visite istituzionali quando in Sardegna ci sono situazioni di povertà».
 

STRISCIONI E CORI In piazza Matteotti, davanti all'ingresso del Municipio, circa cinquecento persone aspettano l'arrivo di Napolitano. Un gruppo urla «Buffoni e Dittatori». Compaiono manifesti e bandiere dei quattro mori. Bustianu Cumpostu, leader di Sardigna Natzione, racconta: "«Abbiamo messo uno striscione nel quale c'era scritto “Sardigna no est Italia”, ma ce l'hanno fatto coprire permettendoci di esporre solo la scritta Sardigna». Il corteo presidenziale lascia Palazzo Bacaredda tra i fischi. Destinazione Teatro Lirico. Lì ci sono i fazzoletti azzurri del Movimento dei Pastori impossibilitati a incontrare Napolitano come afferma il leader Felice Floris: «Ci hanno negato un faccia a faccia, avremmo voluto spiegare al Presidente che la Sardegna non è quella che gli stanno mostrando nel giro di cortesia».
 

TASSE E TAGLI Proteste anche da parte degli studenti: «Vogliamo denunciare al Presidente Napolitano che sono stati tagliati 8 miliardi all'istruzione», spiega Michele Ledda, di Unica 2.0. Non manca all'appello il movimento Anti Equitalia. Vincenzo Bodano: «Sollecitiamo le istituzioni a risolvere la vertenza Sardegna». Il presidio prosegue nel pomeriggio davanti al palazzo del Consiglio Regionale e in piazza Palazzo. Lì c'è Ambrogio Trudu del Presidio di viale Trento: «Non ci stancheremo mai di denunciare la drammaticità della vita di migliaia di persone».
Matteo Sau