Tuvixeddu
CONSIGLIO REGIONALE Proposta del centrosinistra, sulla scorta delle firme raccolte da Legambiente, per l’istituzione dell’area tutelata. Zedda: il Comune è pronto ad adeguare il Puc al Ppr
Un’area di circa cinquanta ettari, che conserva al suo interno la più grande necropoli Fenicio-Punica al mondo, in pieno centro cittadino. Sono queste le dimensioni del parco paesaggistico-archeologico di Tuvixeddu e Tuvumannu secondo il progetto di legge regionale presentato ieri dai consiglieri Luciano Uras e Carlo Sechi (Sel), Giampaolo Diana e Chicco Porcu (Pd), Adriano Salis (Idv). «Presentiamo questo documento elaborato da Legambiente e sostenuto dalle 5mila firme raccolte dall’associazio - ne ambientalista. È una proposta che ricalca lo spirito dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio 2 anni fa e che già impegna la Giunta: la sosteniamo ma ci riserviamo di fare, se necessario, delle modifiche in commissione », ha detto Uras, primo firmatario della proposta. Il progetto, illustrato da Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente, prevede l’istituzio - ne, da parte della Regione, di un parco gestito dal Comune e dalla Provincia
con presidente il sindaco. «L’area da tutelare è in parte privata, dunque serviranno risorse», spiega Tiana. Nel progetto di legge sono previsti 90 milioni per i primi tre anni, 30 all’anno, 45 dei quali destinati all’acquisizione delle aree. «Trovare la copertura potrebbe sembrare un problema insormontabile di questi tempi – ha sostenuto Salis –, ma l’istituzione del parco consentirebbe poi di reperire finanziamenti a livello nazionale ed europeo ». «Questa non vuole essere una proposta contro qualcuno –ha sottolineato Porcu –: penso sia responsabilità della classe dirigente mettere fine al degrado di Tuvixeddu e trovare una soluzione assieme alla soprintendenza e ai privati». La politica sembra decisa a porre fine al contrasto con i privati. «Su Tuvixeddu serve una tutela attiva, bisogna chiudere in breve tempo il contenzioso con i costruttori che impedisce di sfruttare un bene inestimabile che abbiamo nel giardino di casa», ha detto il capogruppo del Pd Diana. Il sindaco Massimo Zedda, presente all’incontro di ieri assieme all’asses - sore all’Urbanistica Paolo Frau, ha definito la proposta «quasi una legge di iniziativa popolare» viste le tante firme raccolte, «ma bisogna far crescere sempre più il sentimento di attaccamento dei cagliaritani verso questo patrimonio inestimabile». Per questo, ha annunciato Zedda, appena lo stato dei lavori in corso lo consentirà, la necropoli sarà aperta al pubblico. «Abbiamo chiesto all’impresa di rendere il cantiere visitabile e sicuro –ha specificato Zedda –. A fine aprile, in occasione della settimana della cultura la necropoli verrà aperta e, sarà, nei limiti della sicurezza, visitabile». Sui contenziosi aperti il sindaco ha detto: «Siamo disposti a mettere risorse per eventuali risarcimenti o acquisizioni che accelerino il più possibile i processi: uno scontro frontale porterebbe ad ulteriori rallentamenti ». Presto, ha detto infine Zedda, la giunta affronterà uno dei nodi principali della vicenda: l’adeguamento del Piano urbanistico comunale al Piano paesaggistico regionale. Michele Salis,